CASTELVECCANA Venite, c’è il corpo della signora Rognoni alle Fornaci, sotto la rocca di Caldè». Questa la concitata segnalazione giunta martedì ai carabinieri di Varese che, immediatamente, l’hanno verificata. Risultato: l’allarme era completamente infondato. Tra l’altro, le Fornaci sono piuttosto vicine al luogo dove abita Patrizia Rognoni, la 56enne di Castelveccana scomparsa giovedì: nei giorni scorsi la zona era già stata setacciata più volte, senza esito, dalle forze dell’ordine e dagli altri organismi mobilitati per la ricerca.La signora non si trova: né viva, né morta. L’ultima ad averla vista è
il suo avvocato, il penalista Corrado Viazzo. «Ci siamo incontrati nel mio ufficio di Luino mercoledì sera – racconta il legale – più o meno dalle 19.30 alle 20.45. Abbiamo parlato dei processi che la vedono opposta al marito, poi se ne è andata. Ho saputo poi dai carabinieri che nessuno l’ha più vista, nemmeno la figlia. La bambina era con il papà, che infatti il giorno dopo l’ha accompagnata a scuola. La mia cliente sarebbe dovuta andare a prenderla: ma a scuola non ci è mai arrivata».
Oggi (mercoledì) nel tribunale di Varese è in programma l’ennesima udienza della dura querelle fra la Rognoni e il marito, il 57 Roberto Corti di Cuveglio. La coppia, separata di fatto dal maggio 2004 ma legalmente solo da quest’anno, da anni si combatte a colpi di carte bollate: ciascuno accusa l’altro di insulti e violenze. Secondo la donna, il marito l’avrebbe addirittura minacciata di morte: «Il pezzo più grande di te che troveranno sarà come un polpastrello», avrebbe detto l’uomo; minacce riportate in una denuncia dalla Rognoni, che però devono essere ancora vagliate dal giudice.
A meno che la donna non si presenti clamorosamente in aula, anche l’udienza di oggi è destinata ad essere rinviata.
Intanto le segnalazioni di ritrovamenti, tutti fasulle, si rincorrono. «Sono bufale – afferma Viazzo – girano voci incontrollate. Escludo che la mia cliente possa essersi suicidata. E anche che sia fuggita con qualcuno: le indagini hanno escluso frequentazioni maschili. Le sue inclinazioni verso la new age? E’ una storia vecchissima, roba del 2004: acqua passata». Una consulenza tecnica d’ufficio, già esibita in tribunale, afferma che la donna soffre di disturbi paranoidi: in pratica, di manie di persecuzione. Ma l’avvocato smentisce che la sua cliente abbia problemi di instabilità mentale. «Non sta nè in cielo, né in terra – afferma – dopo quella consulenza, la signora si era rivolta a un cattedratico di psichiatria; e questo luminare,
al termine del suo esame, aveva consigliato alla mia cliente di fare causa al medico che aveva stilato la prima perizia. Io però ero riuscita a convincerla di lasciare pedere: con tutte le cause che aveva già in corso, non era proprio il caso di imbarcarsi in una nuova battaglia legale».Intanto le ricerche sono ancora in corso. Nei prossimi giorni i carabinieri faranno entrare in scena il "Pluto": con il sommergibile filoguidato, verranno scandagliate le acque del Verbano. La donna avrebe potuto farla finita, cercando e trovando l’annegamento. Oppure qualcuno potrebbe averla uccisa, per poi far sprofondare il corpo (magari dopo averci attaccato una pietra molto pesante) nei 370 metri di profondità del lago Maggiore.
b.melazzini
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