Castillo, manca solo l’ufficialità

La notizia dell’arrivo in biancorosso del libero dominicano è ormai a un passo: sarebbe un colpaccio

Brenda Castillo, manca solo l’ufficialità. Tutto rimesso nelle mani della società, l’unica in grado di dare l’ultima parola sulla notizia che in queste ore confermerebbe il libero dominicano in forza alle farfalle. Se ne parla ormai da un mese.

Dopo l’infortunio di Ilaria Spirito che la terrà lontana dai campi almeno fino a gennaio, oltre all’inevitabile mancata convocazione olimpica, il nome della Castillo è uscito prepotentemente dopo qualche giorno. Immaginiamo un vero e proprio vertice tra l’uomo di mercato Enzo Barbaro, il tecnico Mencarelli e ovviamente il patron, Giuseppe Pirola. La questione era delicata. Trovare un rimpiazzo di più o meno valore che potesse sostituire in toto l’azzurra o rimanere con queste forze adattando Serena Moneta in attesa del rientro di Spirito. Per la presidenza non ci sono stati grossi dubbi. Fatti i conti in tasca c’era la disponibilità economica per tentare questo ulteriore sforzo. Non solo. Era già di lunga data l’accordo con l’altra dominicana, Brayelin Martinez, ancora non ufficializzata, che ha però permesso di intavolare la trattativa con gli stessi contatti e gli stessi canali. Subito quindi la pista Castillo e la pista internazionale, senza prendere in considerazione quella italiana più economica ma con meno qualità, soprattutto in vista della Coppa Cev, palco del prossimo rilancio europeo.

Brenda Castillo è nata a San Cristobàl, in Repubblica Dominicana nel 1992 e ha cominciato a giocare a pallavolo nel 2007 proprio nella sua città natale. Dopo quattro anni giocati nelle isole centro-americane, è nel 2012 che arriva il grande salto che l’ha portata in Europa facendola diventare, a detta di molti, uno dei liberi più forti del mondo. Piccola ed esplosiva dall’alto, o poco importa dal basso, dei suoi 167 centimetri. La squadra che l’ha accolta nel vecchio continente è il Rabita Baku,

una delle compagini più importanti dell’Azerbaigian nella quale è rimasta per tre anni fino al 2015. Poi stessa città e stessa nazione, il passaggio all’altra squadra della capitale azera, il Lokomotiv, dove ha militato anche nell’ultima stagione e fino a questo momento. Nel suo palmares, oltre alle cinque medaglie con la sua nazionale nel campionato nordamericano (un oro, tre argenti e un bronzo), ci sono anche, con i club, uno scudetto portoricano e ben tre vinti in Azerbaigian su quattro disputati.

Due indizi che fanno un prova. A lanciare la notizia il sito della Gazzetta dello Sport. Nella rubrica dedicata alla pallavolo “Dal 15 al 25” non è passato inosservato il breve lancio di Gian Luca Pasini, firma rosea del volley, che in poche righe ha di fatto dato conferma dell’arrivo di Castillo in biancorosso insieme alla connazionale Martinez. Notizia subito rimbalzata tra i tifosi delle farfalle che hanno appreso con grande entusiasmo il messaggio pur attendendo notizie certe dalla società che ancora mantiene il più assoluto riserbo. L’informazione non è sfuggita neanche al commentatore di Rai Sport Maurizio Colantoni, impegnato in questi giorni nelle telecronache olimpiche di beach volley e pallavolo. Dal suo profilo Instagram ha salutato l’arrivo del libero in biancorosso lanciando il doppio hashtag #ungrandeliberoinitalia e #dajebrenda che danno l’idea della conferma imminente. Due voci nazionali che portano nella stessa direzione e che vestono la Castillo già con la maglia bustocca.

Ci vorrà però ancora qualche giorno. Da viale Gabardi c’è ancora un grande silenzio. La società ci sta mettendo tutto il tempo che serve per mettere a punto tutti i dettagli dell’operazione e soprattutto per calcolare al millimetro le strategie di comunicazione. I colpi grossi a pochissime ore dall’inizio del ritiro potrebbero far aumentare di molto l’attenzione sulla squadra, addetti ai lavori e ancor di più quella dei tifosi. Non è forse un caso che i dettagli sulla campagna abbonamenti non siano ancora arrivati e verranno pubblicizzati nei prossimi giorni. Ci si aspetta quindi un inizio col botto. Squadra, società e tifosi, tutti insieme alla prima al Palayamamay, come fosse la Scala della pallavolo, nel giorno del ritiro.