CAZZAGO BRABBIA – È un paese ferito, quello che si è svegliato all’indomani del drammatico incidente che ha coinvolto un pullman scolastico con a bordo trenta bambini dell’istituto “Leonardo Da Vinci”. A dominare l’atmosfera sono il dolore, lo sconcerto e la preoccupazione per la salute dei piccoli e delle maestre coinvolti nello schianto.
Il sindaco Davide Bossi ha annunciato che sta valutando la proclamazione del lutto cittadino: «Non appena la situazione sarà più chiara», ha spiegato. Nel frattempo, la scuola primaria ha riaperto, ma con diverse assenze tra alunni e insegnanti.
Dopo l’incidente, era stata diramata una comunicazione alle famiglie: la scuola sarebbe rimasta aperta, ma si consigliava, in via precauzionale, di tenere i bambini a casa. Una scelta lasciata alla sensibilità dei genitori, molti dei quali hanno deciso di non mandare i figli a lezione.
A complicare ulteriormente la situazione è la mancanza di personale docente. «Le maestre che erano a bordo del pullman – spiega il sindaco – sono ancora in ospedale o a casa, profondamente provate. La decisione di sospendere l’attività scolastica spetta alla dirigente, che valuterà anche dal punto di vista psicologico cosa sia meglio per i bambini».
Dal racconto dei genitori emerge un quadro drammatico: molti bambini sono ancora in osservazione ospedaliera, alcuni con traumi cranici, ferite al volto, tagli e nasi rotti. Ma il vero segno che resterà è quello interiore. «Ho tenuto a casa mia figlia – racconta una madre – le ho appena detto della sua maestra. È sconvolta. Anche i bimbi che non erano sul pullman sono scossi. Chissà come stanno quelli che c’erano».
Una tragedia che ha colpito tutta la comunità, lasciando una ferita profonda. Ora si attende, con rispetto e cautela, che siano le istituzioni scolastiche a decidere i prossimi passi, con al centro il benessere emotivo dei più piccoli.4o