C’è dell’arte “nel gesto” e nella storia di Luigi Bello

“Nel gesto”: l’arte del maestro Luigi Bello arriva a Varese.

La personale, dell’artista sarà esposta nello spazio Lavit da sabato 25 gennaio, con inaugurazione alle 18, fino al 15 marzo.

Le trenta opere ospitate nella galleria varesina di via Uberti 42, fatto parte di una ricca collezione di dipinti frutto di una lunga e operosa attività artistica, portata avanti durante anni di approfondita ricerca e duro lavoro.

Bello, legnanese d’origine, vive da anni a Cadegliano Viconago, un “buen retiro” dove trova la propria ispirazione nelle letture, nel silenzio, nella vegetazione e nell’aria dell’amena località.

«L’esposizione – spiega la curatrice, Elisabetta Ghiringhelli – vuole focalizzare l’attenzione soprattutto sulla ricerca della non-forma, quella di una nuova volumetria tutta mentale, della stesura materica del pigmento, costellata da grafismi eleganti e armonici; non si vuol tuttavia rinnegare il passato figurativo di Luigi Bello e, con un raffinatissimo cammeo di quattro tele, viene illustrato il sottile passaggio da una figurazione estremamente avanguardistica e minimale, in parte memore del razionalismo del Ventennio, ad un completo sfaldamento della figura».Ottantacinque anni di dedizione, sacrifici, ripensamenti, ma soprattutto di un’evidente passione che, com’è sottolinea la mostra, è fatta d’istinto, materia, gesto ed essenzialità.

All’inaugurazione della personale, realizzata grazie a Spazio Lavit e Associazione Culturale in collaborazione con il Comune e la Provincia di Varese, sarà presente un “grande esperto d’arte”: una piccola sorpresa della galleria. La mostra è visitabile, con ingresso libero, dal mercoledì al sabato, dalle 17 alle 19.30. Per info: telefono 0332/312.801, cellulare 335/711.965.9, email [email protected].

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