C’è profumo di scrittrice, cara Glenda

Abbiamo parafrasato il titolo di un suo bel racconto ma questa studentessa ha le idee anche più chiare. «Voglio un lavoro che mi faccia stare a contatto con la cultura». E ha già fatto le “prove” a Mustonate

Scrivere? Per ora è una passione che però, nei desideri di, potrebbe diventare la porta di ingresso in un modo del lavoro fatto di cultura. I sogni nel cassetto, a 24 anni, possono essere anche più precisi: «Non sogno una carriera da scrittrice – racconta – ma un lavoro che mi faccia stare a contatto con eventi e iniziative di tipo culturale magari restando sul nostro territorio».
Senza dimenticare comunque di guardare oltre: per la sua tesi di laurea, infatti, sta pensando a un tema delicatissimo come quello della strage di Parigi, ma riletto in una chiave particolare.
Glenda vive a Caidate di Sumirago e frequenta l’ultimo anno della laurea magistrale in Comunicazione.

Ha già riempito pagine e pagine di racconti: alcuni li ha candidati a premi letterari, altri – come accade spesso a chi ama scrivere – li ha tenuti solo per sé. «Sono entrata già due volte fra i finalisti del premio Chiara Giovani – racconta Glenda – Nel 2013 mi sono classificata sesta e nell’ultima edizione, l’autunno scorso, sono arrivata seconda».
A portarla sul podio è stato il racconto “C’è profumo di riscatto, cara Amalia”. Partendo dal tema del concorso, che era quello del profumo, Glenda ha voluto mettere nero su bianco una vicenda dolorosa, ma aperta alla speranza: quella della protagonista vittima di violenza che, dopo l’ennesima aggressione subita dal compagno, attraverso gli odori della guarigione arriva a trovare il coraggio della denuncia per assaporare il profumo della libertà. «Di solito – dice – i miei racconti sono autobiografici, ma non in questo caso: questa volta ho voluto affrontare un tema attuale, dandogli appunto la forma di un racconto».
A differenza di molti giovani della sua generazione, cresciuti a pane e fantasy, non apprezza il genere e contrappone come suo modello l’americano Salinger.
In precedenza ha pubblicato anche nella collana dedicata ai Giovani Scrittori della Iulm di Milano.

«All’inizio della mia carriera universitaria – dice – mi ero iscritta all’ateneo milanese, ma poi ho preferito cambiare e spostarmi all’Insubria». Un’università che le permette di essere più vicina al territorio che ama. «Così ogni tanto – racconta – posso anche fare qualche piccolo lavoro come mi è accaduto ad esempio per una mostra organizzata a Mustonate dove ho fatto da guida».
Ora sta lavorando al prossimo racconto che candiderà alla nuova edizione del Chiara Giovani. «Il tema di quest’anno è legato la cibo – dice – Ho qualche idea ma non so ancora di preciso cosa scrivere». Intanto nella sua vita ci sono tanti libri oltre a quelli universitari e una libreria ben fornita. Ma non solo…«Come tutti i ragazzi della mia età – dice – non disdegno di rilassarmi davanti a una serie televisiva».
Per Glenda ora si avvicina anche il momento di mettere mano ad un altro scritto, decisamente impegnativo: la tesi di laurea. «Ho in mente di lavorare sul tema del rispetto dell’opinione altrui e della differenza di visione tra mondo occidentale e islamico, partendo dalle differenti storie culturali».
Un excursus fatto attraverso la storia dei media suggerito dal sanguinoso attentato alla redazione del settimane satirico Charlie Ebdo. Per Glenda c’è un racconto ancora tutto da mettere nero su bianco, qualcosa di più lungo e sicuramente un capitolo importante per la sua vita.