VARESE Nuovi segni di cedimento sulla strada per il Campo dei Fiori: un enorme masso è rotolato da un costone del Sacro Monte. Il pezzo di roccia ha attraversato la strada sobbalzando, nel tratto stradale del bivio tra il Sacro Monte e il Campo dei Fiori, per poi proseguire la caduta nel bosco sottostante. In quel momento Ottavio Lonati era nel bosco in cerca di funghi e ha visto il masso precipitare nella sua direzione. «Ho sentito un fracasso pazzesco – racconta – ho alzato lo sguardo e ho visto quel grosso sasso cadere, rompendo rami e pezzi di tronchi. Per fortuna, gli alberi l’hanno deviato e è arrivato a 50 metri circa da me».
Gli abitanti della zona ricordano che un episodio simile si era già verificato lo scorso dicembre, quando alcune frane erano cascate sulla strada da un versante poco lontano dal punto incriminato, spaccando le protezioni in ferro a lato della carreggiata. L’assessorato alla Tutela ambientale era intervenuto posizionando delle reti metalliche e inserendo dei pali di contenimento nel terreno. In entrambe le situazioni, nessuno fortunatamente è rimasto ferito. «Se qualcuno fosse stato sulla strada sabato – commentano -, una persona in bici o in automobile, oppure fosse passato un pullman, sarebbe potuto accadere il peggio». in effetti, viste le dimensioni del masso e ipotizzando alla velocità acquisita durante la caduta dal fianco del monte, il grosso sasso avrebbe tranquillamente travolto qualunque cosa avesse incontrato sul suo tragitto. In molti punti del Sacro Monte sono state posizionate delle reti di contenimento, in altri no. Gli abitanti chiedono che il Comune accertisicure utenza proprio di queste zone. «La caduta dei massi non è frequente, ma ogni tanto accade e quando succede non si tratta mai di sassolini – concludono -. Per evitare di ritrovarsi in spiacevoli situazioni, forse sarebbe meglio compiere alcuni accertamenti».
La roccia calcarea varesina che costituisce il Campo dei Fiori, purtroppo, è davvero molto fragile e il problema di fondo è sempre lo stesso: più la roccia è fragile, più dispendioso è mantenerla in sicurezza quando si trova a ridosso di strade e sentieri su cui passa la gente. Durante l’intervento di messa in sicurezza, avvenuto lo scorso gennaio, già si preventivava che a rischio di frana ci fosse non solo il tratto di montagna che già si era sgretolato, ma una più ampia porzione proprio del versante che
dà sulla strada. «Purtroppo per mettere in sicurezza tutta la salita del Sacro Monte servirebbero molti soldi – spiega l’assessore alla Tutela Ambientale, Stefano Clerici -. Per gli interventi fatti qualche mese fa per la messa in sicurezza dei punti più pepericolosa bianco utilizzato dei fondi che erano stati, inizialmente, destinati a altro. Lunedì mattina, insieme al geologo e ai tecnici, faremo un sopralluogo e compiremo delle verifiche per capire l’entità del problema. Se dovesse emergere una situazione di emergenza, qualche modo, vedremo di trovare i fondi per l’intervento».
e.marletta
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