Centinaia di treni soppressi in pochi giorni: pendolari sul piede di guerra contro Trenord e Regione Lombardia

Sono centinaia i convogli cancellati negli ultimi giorni. "Colpa del caldo", si giustificano Trenord e l'assessore Terzi. "Trenord continua a nascondere le vere criticità", attaccano i comitati dei pendolari. Aria rovente mentre la campagna elettorale per le Regionali prende il via.

Pendolari del Varesotto in rivolta, dopo la raffica di soppressioni (centinaia in pochi giorni, a causa del caldo) delle corse degli ultimi giorni: «La “gioiosa macchina da guerra” descritta dall’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia (Claudia Terzi, ndr) e dall’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri fa acqua da tutte le parti», commentano i comitati dei pendolari di Trenord.

«I 50 treni soppressi per il caldo sbandierati da piazzale Cadorna – proseguono i comitati -, sono in realtà oltre 150 nella giornata di oggi (ieri, ndr) 21 luglio e oltre 200 nella giornata di mercoledì 20. Inoltre scopriamo che dalla app di Trenord, molti treni previsti in orario, sono stati cancellati fino al 28 agosto. E’ chiaro che Trenord continua a nascondere le vere criticità ( tra cui materiale vetusto o maltenuto) che ormai da un decennio affliggono, come un calvario, il trasporto pubblico locale lombardo».

Parole molto dure, che sfociano nell’ennesimo appello alla Regione ad intervenire: «Per questo torniamo a chiedere al governatore Attilio Fontana di farsi carico della palese inefficienza del suo assessore e della società controllata da regione Lombardia, perché i pendolari Lombardi non meritano questo sfacelo. Uno sfacelo che Trenord attribuisce al caldo, ma che non trova riscontri analoghi in tutte le altre regioni italiane».

Con la campagna elettorale per la Regione Lombardia alle porte, il tema scottante dei trasporti e dei pendolari sarà centrale nel dibattito dei prossimi mesi.