– L’assemblea di quartiere di giovedì sera al teatro parrocchiale era stata voluta da , rappresentante del comitato spontaneo di Sant’Anna, proprio per rendere noto ai cittadini del “villaggio” il progetto di risistemazione del Centro sociale di via Stoppani, l’edificio comunale già sede delle associazioni progressivamente abbandonato per via dei continui vandalismi e poi oggetto di un progetto di rinascita (fu dato in gestione ad una onlus) che è rimasto fermo a metà.
«Nel bilancio 2015», ha svelato i piani dell’amministrazione comunale l’assessore , «intendiamo stanziare 500mila euro per la sistemazione del Centro. Se, come annunciato dal sindaco in consiglio comunale, il bilancio sarà approvato nel primo trimestre del 2015, si può indicativamente ipotizzare di andare a gara per i lavori attorno al mese di giugno e di vedere la struttura pronta per l’inizio del 2016». Di certo, visti i precedenti, «per la futura gestione sarà previsto un presidio di custodia del Centro».
Il progetto del Comune è quello di replicare il «metodo Borsano», come spiega , ovvero quello di uno spazio destinato alla medicina territoriale, con servizi come il Cup dell’ospedale e il centro prelievi oltre alla possibilità di spazi per i medici di base. «Oggi ce n’è uno solo, troppo poco per Sant’Anna» una delle voci che si è levata dalla platea. La visione di Genoni guarda avanti: «Il potenziamento della medicina territoriale è il futuro della sanità. Queste case della salute saranno già pronte ad accogliere servizi e ambulatori che oggi sono negli ospedali. Questi progetti di Borsano e Sant’Anna cercano di anticipare i nuovi scenari della sanità sul territorio».