VARESE Tutte le cure per salvare il piantone di via Veratti rischiavano di essere vanificate dalla cementificazione del cortiletto davanti al bar Pirola, unica porzione di terreno scampata all’asfalto e dunque principale fonte di approvvigionamento idrico della pianta. A fronte di questo problema l’intervento di impermeabilizzazione è stato fermato 15 giorni fa. Ieri le guardie ecologiche si sono recate al bar per un sopralluogo. «Va ripristinato il ghiaietto precedente, non possono essere trovate soluzioni di compromesso – dice Daniele Zanzi, presidente della commissione paesaggio – È incredibile che, per non fare sprofondare nel terreno le signore con i tacchi, si cementino le radici di una pianta secolare, privandola della principale fonte di nutrimento che le è rimasta dal 1926, ovvero da quando fu allargata via Veratti». È stata avanzata l’ipotesi di posare una pavimentazione parzialmente permeabile, lasciando un margine
di ghiaia largo 40 centimetri. Tra le soluzioni vi sarebbe allo studio la posa di una pavimentazione traspirante. «I lavori sono stati fermati dopo che il cortiletto era già stato rivestito di catrame e di rete termosaldata – continua Zanzi – Il regolamento urbanistico sembra permetterlo, ma consentire una cosa del genere a due passi da un albero centenario già malato significa condannarlo a morte. Per cui mi opporrò a qualsiasi soluzione che non sia il ripristino delle condizioni originarie». Il bar Pirola non è risposabile dell’accaduto: ha chiesto e ottenuto regolare permesso dal Comune. Avere un cantiere aperto davanti al suo ingresso, inoltre, di sicuro non agevola la clientela. «Quanto accaduto è frutto di un disguido – afferma Stefano Clerici, assessore alla Tutela Ambientale – Adesso abbiamo sistemato le cose, in pratica non esiste alcun problema».
s.bartolini
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