VARESE La Maratona di New York è stata annullata all’ultimo momento. Delusione per i nostri 77 runners, partiti con cuore e gambe pieni di speranza: torneranno con il portafoglio vuoto. «Siamo tutti vicini alla gente di New York ma è inaccettabile che, dopo aver garantito la corsa per tutta la settimana, al venerdì sera, quando siamo già arrivati qui, ci dicano che non si corre – spiega Mino Pirali di Podismo e Cazzeggio – Il sindaco, da bravo politico, tra scontentare i suoi elettori o 50 mila runners, ha scelto la seconda soluzione. Siamo arrabbiati e delusi, sei mesi di preparazione buttati al vento e un sogno infranto quando stava per realizzarsi». «Io penso che New York e le sue istituzioni meritino il massimo rispetto in questi giorni di disastro post-Sandy, ma l’errore di valutazione fatto dal sindaco solo tre giorni fa, quando ha detto
che la maratona si sarebbe svolta, è imperdonabile – afferma Francesco De Palo, maratoneta varesino – Per molti questa era la prima maratona in assoluto: annullandola sono andati in fumo mesi di preparazione e aspettative».Poi c’è il danno economico. «Non sappiamo ancora nulla sui rimborsi. Nelle migliore delle ipotesi ci ridaranno i soldi dell’iscrizione alla maratona (268 euro) ma ci credo poco. Qui nessuno ha intenzione di far sentire la propria voce per rispetto della città colpita dall’uragano, ma una volta tornati a casa qualcuno tenterà di ottenere i rimborsi».Facendo due conti, quattro giorni di permanenza a New York arrivano a costare 2.300 euro in albergo a tre stelle. Solitamente chi parte per affrontare questa prova si affida ad agenzie turistico sportive che si occupano di tutti gli aspetti relativi al viaggio, dall’albergo, al volo, compresa l’iscrizione alla gara e la distribuzione del pettorale.
Il servizio completo sul giornale in edicola domenica 4 novembre
s.bartolini
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