Che caos in via Sant’Imerio Tutta colpa di via Gasparotto

VARESE Cittadini di Bosto messi sotto assedio dal cantiere di via Gasparotto. In realtà il cantiere di Enel su una delle principali vie d’accesso alla città non è vicino alla via Sant’Imerio, nervo cruciale del rione.Ma è in pratica esattamente qui che si scarica buona parte del traffico deviato in viale Europa per i lavori.Infatti il traffico di arrivo in città dall’autostrada e diretto verso gli ospedali e la zona di viale Borri, viene deviato su viale Europa e, da qui, sulla piccola via Limido, normalmente percorribile a senso unico e su cui invece è stato eccezionalmente ripristinato il doppio senso di marcia dalle 9 del mattino e sino alle 16.30 del pomeriggio.Cioè nell’orario in cui è attivo il cantiere di via Gasparotto assieme alle limitazioni del traffico che ne conseguono. Il risultato è che il tratto finale della via Sant’Imerio, quello che finisce nel semaforo verso

largo Flaiano, si è trasformato in un imbuto infernale.Un imbuto nel quale, oltre al traffico già intenso proveniente dal ring che gira intorno al centro città, confluisce anche un cospicuo flusso di auto proveniente da viale Europa, ovvero la “tangenzialina” che dovrebbe evitare alle auto il transito dal centro della città in caso di passaggio per transito. Così il quartiere è stretto dalle auto in coda, che contribuiscono a rendere ancora più irrespirabile l’aria afosa di questi giorni.E per non restare imbottigliati, oltre che intossicati, i residenti non hanno altra scelta che concentrare le loro uscire di casa prima delle nove del mattino o nel tardo pomeriggio, quando la situazione rientra alla normalità.Le difficoltà potrebbero proseguire per tutta l’estate dato che il cantiere ha ottenuto il permesso di lavorare sino al 30 agosto: non resta che augurarsi che la città si svuoti per le ferie, nonostante la crisi.

s.bartolini

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