Il terremoto, come scritto nei giorni scorsi, ha sempre un ultimo picco. Ed infatti chi pensava che le scosse in casa Varese Calcio fossero concluse, dovrà ricredersi. Nell’intervista pubblicata sul nostro giornale di ieri, il presidente Gabriele Ciavarrella ha ammesso pubblicamente i tentennamenti di due dei soci fondatori, Enzo Rosa e Piero Galparoli, della società rinata dalle ceneri dell’A.S. Varese 1910 giusto un anno fa. Gli avevamo chiesto di parlare chiaro, e lo ha fatto, senza tirarsi indietro. Per diversi motivi, dunque, è presumibile se non certo, che nei giorni prossimi possano essere annunciati ulteriori scossoni nel pacchetto azionario biancorosso.
Allo stato attuale il panorama societario resta lo stesso, ma l’ingresso di Paolo Basile a nome di GaGà Milano potrebbe sconvolgere gli equilibri generali. Usiamo il condizionale perché, attualmente, di ufficiale sotto questo aspetto ancora non si è visto nulla e tantomeno si è palesata la componente monetaria dell’operazione. In questi giorni, rispetto a quanto dichiarato in conferenza stampa, sembra essersi rinsaldata la posizione del direttore sportivo Alessandro Merlin, che era stato sorprendentemente messo in dubbio al 30 giugno. Sorprendentemente perché, in questo momento, l’unico lavoro che è sembrato inappuntabile è stato proprio quello svolto da Merlin, che merita quindi di poter proseguire nella sua campagna acquisti appena rientrerà dall’estero. E se si cerca una figura calcisticamente competente, come lo era Capozucca ai tempi, il profilo giusto non può che essere proprio quello dell’attuale ds.
Martedì, molto probabilmente, i soci si siederanno attorno ad un tavolo e si guarderanno negli occhi, per prendere le decisioni finali e per cercare di salvaguardare il bene del Varese, mai come ora avvolto in una nube di dubbi e preoccupazioni più che legittime. Tali preoccupazioni vengono alimentate dalle decisioni tardive, e poco condivisibili, e dal tempo che è stato perso e che difficilmente verrà recuperato. Questo tempo perso ha portato a dover rinunciare a diversi giocatori, primo sulla lista Marrazzo, che è stato prima scaricato e poi richiamato in pompa magna. Carminetor porterà i suoi 39 gol della stagione scorsa a Crema, raggiungendo l’ex compagno ed amico Daniele Capelloni. Il secondo della lista è Cristian Bertani, che con ogni probabilità vestirà la maglia dei cugini del Como nella prossima stagione. In terza fila, anche Marco Massaro, figlio di Antonio, che sembra sempre più vicino a firmare con il Gozzano, che si cautela con l’ex Bellinzago dopo aver perso Bertani. Questa scelta del baby Massaro potrebbe anche dirigere i capitali di famiglia proprio in direzione Gozzano. Mentre ancora in stand-by da settimane ci sono Donato Disabato, cresciuto nel Varese e che farebbe carte false per tornare a vestire la maglia biancorossa, ma anche il giovane Matteo Arrigoni, che aveva dato inizialmente la sua parola a Giorgio Scapini confermandola poi anche ad Alessandro Merlin. Il tentennamento delle ultime settimane ha perciò portato la società a desistere per alcuni giocatori, ed allo stato attuale l’unico attaccante confermato è Marco Giovio. Al suo fianco potrebbe restare Luca Piraccini,. Però ora la dirigenza, stante l’attesa per valutare quale sarà l’assetto societario e di conseguenza il budget da spendere sul mercato, dovrà chiarire quali saranno gli obiettivi reali. Questo Varese ha la forza di giocare per vincere? Bene, allora investa su un attaccante che faccia la differenza: França o Crocetti, gente che sappia fare gol. Perché persi Bertani e Marrazzo, il terreno ed i gol andranno recuperati ed il rischio è quello di venire inghiottiti nelle sabbie mobili della Serie D.