VARESE Al gioco dei troni si vince o si muore. A quello delle poltrone si muore…dalle risate. La parodia dei manifesti elettorali, ormai tradizionale appuntamento di ogni campagna, quest’anno coinvolge anche i protagonisti di «Il trono di spade», serie televisiva prodotta dalla HBO e trasmessa in Italia sui canali satellitari di Sky.
Ambientata nel fantastico mondo dei Sette Regni, sconvolti dalle guerre di successione al trono lasciato libero da re Robert Baratheon, diventa la metafora della politica italiana.
Anche perché uno dei contendenti è Robb Stark, lord di Grande Inverno autoproclamatosi Re del Nord.
E diventato, grazie alla satira del sito Game of Polthrones, che storpia il nome originale della serie Game of Thrones, il leader della Lega Nord: «più lontani da Approdo del Re (la capitale dei Sette Regni, ndr), più vicini a te». Così viene modificato uno slogan utilizzato in passato dal Carroccio.
A guidare il Pdl è il figlio illegittimo del re, il giovane Joffrey Baratheon, sovrano adolescente che pretende sottomissione da tutti i suoi sudditi. E così «Inginocchiati Italia» diventa il messaggio elettorale che fa il paio con quel «Rialzati Italia» scelto dal movimento di Silvio Berlusconi nel 2006.
La sinistra deve accontentarsi di Khal Drogo, re delle terre al di là del mare, scelto per rappresentare Nichi Vendola. L’assonanza è solo legata a questioni di pronuncia: la lingua parlata dai Dothraki ricorda la ‘zeppola’ per la quale il presidente della Puglia viene bersagliato dalla satira.
In questa parodia della politica italiana non poteva mancare il MoVimento5Stelle. A guidarli è Mance Rayder, il re oltre la Barriera, nemico comune di tutti i popoli dei Sette Regni. E del resto Grillo e soci non vogliono mandare a casa tutti i politici? Le immagini sono tratte dal sito http://gameofpolthrones.tumblr.com/ R. Sap.
s.bartolini
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