Che succede a Viggiù? 4 candidati sindaco per 5000 abitanti. Il ritorno di Sandy Cane

Cinque anni fa fu necessaria una "lista civetta" per evitare il rischio di non raggiungere il quorum, ora c'è abbondanza di candidati (4 di cui 3 donne). Non è più scontata, quindi, la riconferma di Emanuela Quintiglio.

Quattro candidati, tre donne: la sfida per il Comune di Viggiù si fa interessante. Tra di loro c’è anche Sandy Cane, ex sindaco già balzata alle cronache nel 2009 come prima donna e afroamericana alla guida di un Comune della Lega.

Quintiglio favorita ma non sicura di vincere

Fa riflettere il fatto che, soltanto cinque anni fa, Emanuela Quintiglio, erede del gruppo di Antonio Banfi (sindaco uscente), fu quasi costretta ad inventarsi una lista civetta per evitare di correre il rischio di non raggiungere il quorum come candidato unico.

Ora qualcosa è cambiato, evidentemente, e non è così scontato (come appariva solo qualche mese fa) una riconferma del sindaco uscente, che evidentemente non gode più della fiducia incondizionata della popolazione e delle associazioni (un segnale forte è giunto dall’abbandono dell’assessore Debora Sala, passata all’opposizione, ndr) e ha “spinto” altri candidati a scendere in campo: Elena Crestani, Massimiliano Salvioni e, infine, Sandy Cane. Un ritorno, quest’ultimo, visto che Cane è stata sindaco di Viggiù tra il 2009 e il 2014.

Un ritorno nell’aria da tempo

Un ritorno inaspettato? Non proprio. Cane, nata a Springfield, Massachusetts, nel 1961 con doppia cittadinanza italiana e americana, era da tempo al lavoro per costruire la sua lista, chiamata “La nuova rinascita per tutti”.

Nel 2014, dopo un mandato da sindaco e una candidatura al Senato per la Lega Nord, lasciò il partito. Ora è pronta a tornare sulla scena politica con un progetto nuovo e ambizioso.

I dettagli della lista e del programma saranno svelati nei prossimi giorni, ma una cosa è certa: la sfida per le elezioni di Viggiù sarà avvincente.