Il Varese vince a Verbania e chiude il campionato al secondo posto. Una piazza d’onore che lascia l’amaro in bocca, soprattutto ai tifosi, ieri – e per tutta la stagione – gli unici davvero da primato: a festeggiare la vittoria è il Cuneo, che batte 1-0 il Bra e, con tre punti di vantaggio, centra l’obiettivo che il Varese si era prefissato a inizio stagione e aveva
confermato a più riprese nel durante. Cuneo che, all’arrivo di Salvatore Iacolino (vicinissimo a più riprese, ma mai arrivato, sulla panchina biancorossa) dopo 9 giornate, era in ritardo di 5 punti, diventati 7 nel turno successivo; -3 alla prima di ritorno, quando il Cuneo passò al Franco Ossola, parità dalla 20a alla 24a, poi lo sprint decisivo dalla 25a (+3) che i cuneesi hanno portato in fondo.
Amarezza che il secondo posto riesce a rendere appena più dolce, pur se rispetto alle seconde degli altri gironi (ma non è detto che i playoff li vincano solo le seconde…) il Varese è la peggiore insieme all’Imolese (63 punti al termine della stagione regolare). Calcoli che andranno fatti a giochi chiusi, quindi tra due settimane: prima c’è da giocare il primo turno playoff (domenica al Franco Ossola, ore 16) contro la Caronnese, bestia nera stagionale (3 sconfitte su 3). In caso di passaggio (possibile con una vittoria o con un pari al termine dei supplementari), secondo e ultimo turno, ancora in casa (domenica) contro la vincente di Borgosesia-Gozzano.
Due turni playoff da vincere, per entrare in quella graduatoria di riammissione da cui la Lega Pro “pesca” se ha necessità di completare il suo organico (cosa non impossibile, considerando potenziali rinunce o fallimenti).
Due turni playoff da vincere, per dare il massimo risultato (ormai) possibile al lavoro fatto. Giocatori e staff tecnico a supporto dei tre mister che si sono succeduti (Ramella prima, Baiano poi, ora Bettinelli) durante tutta la stagione non si sono mai risparmiati e togliersi questa soddisfazione è un premio, meritato, da regalarsi.
Due turni playoff da vincere, per ringraziare un pubblico stupendo che è rimasto vicino alla squadra nonostante difficoltà, cambi in panchina, crisi, veleni, mezze verità e interi segreti. Un pubblico sempre (e solo) legato alla maglia e alla sua gloriosa storia, orgoglioso di rappresentare la città in casa e soprattutto in trasferta, dove ha pacificamente invaso ogni stadio (o campo sportivo…) in cui la squadra ha giocato. Come una marea, fatta di passione e colorata di biancorosso.
È a questi meravigliosi tifosi che ora bisogna raccontare nei dettagli i progetti per il futuro. Perché lo meritano, perché sono curiosi di sapere e così sentirsi partecipi. Perché non vanno dispersi dopo una stagione da cui speravano di più e in cui meritavano di più.
Progetti di un futuro che bisogna già cominciare a tracciare, perché un’eventuale riammissione tramite la graduatoria di cui sopra si saprà solo in estate (l’anno scorso la Caronnese, prima della lista, fu chiamata a metà luglio. Poi, come noto, rifiutò). Troppo tardi per programmare, troppo tardi per costruire una squadra capace di vincere la serie D (e che, a logica, potrebbe anche salvarsi in Lega Pro, magari solo con qualche piccola correzione) centrando quell’obiettivo sfumato quest’anno.
Raccontate e raccontateci cosa succede e cosa succederà.
La crisi di inizio anno è stata superata o serve altro tempo (o aiuti) per tornare in pari e mantenere gli impegni presi? I giocatori sono in pari rispetto a ciò che gli è stato promesso? Gli staff di prima squadra e settore giovanile e i fornitori hanno ricevuto quanto gli spetta? Con chi si ripartirà in panchina? Resterà (e perché?) Bettinelli? Arriverà (e perché?) il quinto allenatore in meno di un anno? Chi costruirà, con quali logiche e con quale disponibilità, la squadra dell’anno prossimo? Quale sarà il prossimo obiettivo? Quali investimenti si faranno su Scuola calcio e settore giovanile? Servirà qualche nuovo aiuto per portare avanti il progetto e dare ulteriore solidità e sostanza al sodalizio biancorosso?
Come anticipato, il Varese chiude la stagione regolare con una vittoria che vale il secondo posto, grazie all’1-1 del Borgosesia contro la Folgore Caratese.
Una vittoria che arriva a metà della ripresa, dopo un primo tempo ben affrontato per compattezza dai biancorossi (considerando anche le necessarie novità dovute agli infortuni: out Pissardo, Bottone, Giovio, Granzotto, Becchio, Gucci) che non trovano però grandi varchi nel muro a 5 del Verbania. Un’occasione per parte nei primi 20’: al 9’ Bonanni, su sponda di Scapini, batte col sinistro non lontano dal bersaglio; al 20’ stesso esito per il destro di Marino.
Qualche corner, soprattutto per il Varese, ma nessuna occasione. Da segnalare però la calma di Simonetto e la presenza di Bordin che, pur praticamente mai impegnato, dà sicurezza al reparto protetto ai lati da Luoni e Viscomi.
La prima, vera emozione del match arriva al 1’ della ripresa: Rolando mette dentro dalla bandierina di sinistra, Simonetto non la pizzica di testa ma la trova nel traffico in area piccola, sparando a botta sicura contro il muro difensivo di casa. Passano 20’ e per Bettinelli è ora di giocarsi la carta che ritiene decisiva: fuori Viscomi, dentro Lercara e 4-4-2 per dare ampiezza e superiorità in fascia. Il Verbania spaventa con Panzani (26’, siluro non lontano dall’incrocio) ma fatica dietro.
Le scelte pagano al 33’ della ripresa, poco dopo l’ingresso di Zazzi (ancora 6 gli under in campo): Piraccini apre su Bonanni, che di prima intenzione mette dentro col sinistro; il cross è buono, lo stacco – alto e in anticipo – di Scapini è ottimo, la spizzata di testa verso il secondo angolino perfetta. Dodicesimo centro stagionale e altri tre punti in cascina. Quelli per entrare nei playoff da secondi.
: Beltrami; Bresciani, Paris (Bianconi dal 41’ st), Adamo, Nasali, Panzani; Marino, Papa (Giardino dal 36’ st), Giglio; Draghetti, Spadafora (D’Onofrio dal 25’ st). A disposizione: Bertolio, Bertora, Bonvini, Bertora, Bianchi, Palmigiano, Scottini. All. Paolucci.
: Bordin; Luoni, Simonetto, Viscomi (Lercara dal 20’ st); Talarico, Benucci, Gazo (Zazzi dal 31’ st), Bonanni; Rolando, Piraccini (Innocenti dal 41’ st), Scapini. A disposizione: Cutrupi, Ferri, Ortolani, Mauro, Vingiano, Moretti. All. Bettinelli.
: Tucci di Ostia Lido (Barone di Roma 1 e Rizzotto di Roma 2).
Spettatori: 1400 (800 da Varese). Ammoniti: Adamo (V). Angoli: 7-6; fuorigioco: 0-1; tiri (in porta) 6 (1) – 8 (4); falli: 11-19; recupero: 1’ + 5’.