Incidenti con veicoli o domestici, maltrattamenti, ma anche ernia del disco o l’età che avanza possono causare tensioni articolari e problemi muscolari alla colonna vertebrale di piccoli animali, come cani e gatti, ma anche cavalli. La chiropratica, una disciplina originariamente destinata agli umani e dedicata a prevenzione, diagnosi e trattamento di disturbi di natura neuro-muscoloscheletrica, può essere molto utile anche per i piccoli amici dell’uomo.
Geert Meersseman, consapevole del disagio che possono soffrire, ha istituito un servizio gratuito di chiropratica per animali alla Facoltà
di Veterinaria dell’Università Statale di Milano. Ogni mercoledì, in Via Ponzio 7, al reparto di Radiologia grandi animali dalle ore 10.30 alle 12.30, visita numerosissimi pazienti in disciplinata fila per ricevere le sue cure e quelle del figlio Luc.
«Negli anni ’90, il professor Addis, cattedratico della facoltà di Veterinaria, mi ha invitato a applicare la chiropratica sugli animali. All’inizio, si trattava di casi molto particolari, ma pian piano il discorso si è allargato a una ricerca su casi comuni nel tentativo di formare una vera e propria casistica», spiega lo specialista. Non è sempre facile comprendere la natura del disagio provato dagli animali domestici, che possono assumere atteggiamenti inconsueti per caratteri normalmente docili e affettuosi: per esempio, possono dimostrarsi improvvisamente infastiditi dall’accarezzamento della schiena, oppure assumere posture o deambulazione anomale, fino a ringhiare o emettere lamenti per il dolore».
Fondamentale è la conoscenza di abitudini e carattere da parte del proprietario e una visita accurata può verificare la necessità di un eventuale trattamento di norma totalmente indolore.
«Il chiropratico non manipola, ovvero non forza un’articolazione al di là del limite fisiologico, bensì prende un’articolazione non allineata e la riporta dentro il normale spazio fisiologico, proprio perché non manipola, ma aggiusta», puntualizza Meersseman.
Negli anni, si sono verificate anche guarigioni difficili, come paralisi posteriori bilaterali complete che si sono risolte, non per un evento miracoloso, ma poiché dovute a un mal posizionamento vertebrale, caso in cui la chiropratica può intervenire con successo.
Info: www.meersseman-chiropratici.com
Daniela Mambretti
u.montin
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