Ci lascia Francesco Nuti. L’attore toscano aveva 68 anni, era malato da tempo

Francesco Nuti era nato a a Prato il 17 maggio 1955, dopo una brillante carriera di attore e cantante tra gli anni '80 e '90 una caduta repentina del successo, l'ha portato fuori dalle scene. L'annuncio della sua scomparsa avvenuta oggi, lunedì 12 giugno, in una clinica romana, da parte della figlia Ginevra e dei familiari (Francesco Nuti in una immagine dal web)

ROMA – E’ morto oggi all’età di 68 anni Francesco Nuti, brillante attore e cantante toscano, era malato da tempo. La sua verve sorniona tipicamente “toscanaccia” giocava sulle difficoltà di gestione della. Protagonista di commedie brillanti e non di rado surreali che hanno visto una stagione di grande successo strabiliante tra gli anni ’80 e gli anni ’90. Tra questi ricordiamo Io, Chiara e lo Scuro; Casablanca, Casablanca; Tutta colpa del paradiso; Stregati; Caruso Pascoski (di padre polacco); Willy Signori e vengo da lontano. Del 1991/92 è Donne con le gonne, campione d’incassi, l’apice della carriera di Nuti come sceneggiatore, regista e attore protagonista. Affiancato da attrici bellissime nel suo ruolo da “sfigato”, da Giuliana De Sio a Carole Bouquet, difendeva il mito dell’italiano seduttore e impacciato. Lo ricordiamo anche nella sua apparizione sanremese in gara nella competizione canora nel 1988 con la celeberrima Sarà per te.

Francesco Nuti era nato a Prato il 17 maggio 1955, esordì come attore dilettante ancora studente, scrivendosi da sé i monologhi. Fu notato dunque Alessandro Benvenuti e Athina Cenci che lo vollero nel gruppo I Giancattivi, e fu diretto da Benvenuti. Vinse due David di Donatello come migliore attore protagonista per Io, Chiara e lo Scuro nel 1983 e Casablanca, Casablanca nel 1985.

Poi la progressiva discesa. Gli insuccessi al botteghino, la depressione, l’alcoolismo. Nel 2003 si parlò pure di un tentato suicidio. Poi una serie di incidenti. Una caduta di scale nel 2006 in casa gli ha procurato un trauma cranico con emorragia, il coma per un periodo, poi l’uscita e il trasferimento nell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore (Lucca), in un centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel febbraio 2009 ritornò nella sua casa di Prato, assistito dal fratello Giovanni, medico e compositore, ma a quel punto Nuti ha una serie di difficoltà nel linguaggio e nel movimento, ed è costretto a vivere su una sedia a rotelle. Altre brutte vicende della cronaca giudiziaria lo vedono protagonista nel 2016, per le percosse del suo badante georgiano. Altri entra-esci da cliniche di riabilitazione, come quella romana dove oggi, lunedì 12 giugno, è deceduto.