«Ciao piccolo guerriero» Oggi l’addio ad Andrea

JERAGO CON ORAGO Oggi Jerago si ferma per ricordare il piccolo guerriero Andrea Bassi: «Ciao Campione!». Sono attesi a centinaia oggi al funerale, che il parroco don Remo Ciapparella celebrerà alle 15 nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio. Dopo la tragica notizia, tutti in paese in queste difficilissime ore si stanno stringendo attorno alla famiglia, colpita dal dolore per la perdita del figlioletto di appena 11 anni, stroncato da una leucemia combattuta fino all’ultimo. I familiari sono «orgogliosi di Andrea». Restano un esempio ammirevole il coraggio e la forza d’animo che hanno caratterizzato «il piccolo guerriero» – così l’hanno ribattezzato – in questi mesi durissimi in cui ha sfidato a viso aperto la malattia, con cui già aveva a che fare da più di un anno, fino ad affrontare il trapianto di midollo spinale. Dopo il quale Andrea aveva rassicurato tutti, scrivendo in internet, su Facebook, «evviva, il trapianto non ha avuto allergie e ho fame».La speranza non aveva scalfito la tempra di questo ragazzino che si è battuto come un eroe. «Fino agli ultimi giorni era lui che faceva giocare i bambini del reparto di pediatria» così don Remo riporta i racconti dei familiari. Appena venti giorni fa con Andrea erano stati a Volandia in

una gita della fondazione Magica Cleme, onlus che organizza eventi per far divertire i bambini malati. Ora la zia Natascia Solimine immagina il nipotino come «un altro angioletto nel cielo», mentre la zia Dora lo pensa «vicino alla nonna Mara, che ci ha lasciato da poco. Sarà felice di avere accanto a sé il piccolo Andrea». Increduli gli animatori dell’oratorio, come Giovanni Mazzilli> che lo descrive «appassionato dell’oratorio, giocava volentieri, era interessato alle varie attività, e non perdeva un torneo di yu-gi-oh», le carte collezionabili giapponesi. Roberto Galbiati è sicuro che «con Alice (la piccola Alice Riganti, stroncata a 13 anni da un infarto appena due mesi fa, ndr) per mano da lassù in Paradiso, Andrea ci aiuterà ad avere un cuore puro, sincero e gioioso come il loro». Oggi non mancherà nessuno per l’ultimo saluto al «piccolo campione», in prima fila i compagni di classe di Andrea, ma anche quelli della sorella Alessia e del fratellino Micheal. E il sindaco Giorgio Ginelli ricorda il paradossale stridore con le recentissime celebrazioni per la neo-centenaria Pinuccia Cavagna che avevano unito la comunità, come stanno facendo per opposti versi il ricordo di Andrea e Alice: «Solo la fede, per chi ce l’ha, potrà darci delle risposte».

s.bartolini

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