VARESE Il divieto di somministrare cibo ai cigni della Schiranna finisce in procura. A sollecitare accertamenti da parte della magistratura è un esposto presentato ieri da Lorenzo Croce, presidente dell’Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente.
«Ho inoltrato una segnalazione alla procura della repubblica di Varese ed al corpo forestale dello stato – dice in una npta Croce – chiedo di indagare per verificare se l’ordinanza emessa dal primo cittadino varesino non contenga i reati di maltrattamento di animali e di induzione al maltrattamento aggravato di animali protetti quali sono i cigni».
Il divieto di dar da mangiare ai cigni è motivato con la necessità di tutelare il decoro ambientale e l’incolumità pubblica di quanti, nel periodo degli europei di canottaggio (14-16 settembre), affolleranno le rive. Sono in particolare anziani e bambini a sfamare gli animali, di frequente con del pane secco. Chi si azzarda a ignorare la disposizione va incontro al rischio di una sanzione dai 25 ai 500 euro
e.marletta
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