LAIGUEGLIA Ivan Basso è steso sul lettino del suo massaggiatore per il trattamento quotidiano, l’ultimo allenamento è già alle spalle e la testa è proiettata al momento del debutto: oggi il Trofeo Laigueglia darà il via alla stagione 2012 del cassanese, stagione che culminerà con l’assalto al Giro d’Italia. La corsa di oggi, tre circuiti attorno alla meravigliosa località ligure che si decideranno con la scalata del Testico e con lo strappo di Pinamare a rendere nervoso il finale, non vede Ivan tra i favoriti.
Ma è bello scrivere la parola inizio su una storia che, lo sperano tutti, vivrà di emozioni e di sorrisi. «C’è voglia di correre – dice – e c’è la giusta emozione: sono le sensazioni che amo, quelle che voglio sentire. E il giorno in cui non le sentirò più sarà il giorno in cui smetterò di fare il ciclista».
Come arriva Basso al via della stagione?
In sordina e in punta di piedi, come piace a me. L’ultimo mese è stato difficile, il freddo polare mi ha costretto a cambiare il programma di allenamento: avevo previsto di pedalare sulle mie strade ma è stato impossibile.
Come ha ovviato?
Mi sono sorbito levatacce antelucane e ore di macchina per poter fare qualche allenamento in Liguria, dove era un po’ più caldo. Ho cambiato i programmi anche se è una cosa che detesto, ma credo che modificare i piani faccia parte della bravura di un corridore.
L’agenda delle prossime settimane?
Dopo il Laigueglia correrò il Gp di Lugano, domenica 26: due allenamenti, niente di più, che però mi permetteranno di guardarmi attorno e di portare a casa sensazioni diverse rispetto a quelle che ho allenandomi da solo. Non arriveranno risultati, ma la cosa non mi preoccupa.
Le armi con cui affronterà il Giro?
Tre, molto semplici. La prima si chiama esperienza: ho 34 anni e mi dovrò confrontare con corridori molto più giovani di me. Eppure sento che la mia voglia e il mio entusiasmo sono superiori e più forti rispetto a quelli che vedo in questi giovani. E credo che questo farà la differenza.
L’intervista completa sul giornale di sabato 18 febbraio.
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