Cimberio attende il fax: Hassel, rispondi

E’ Frank Hassell il nome del centro su cui Varese ha puntato con decisione. E’ lui il giocatore dal passato importante che nei disegni della società prenderà il posto di Bryant Dunston nello scacchiere biancorosso e nel cuore dei tifosi. Centro di 203 centimetri ma dotato di due braccia che non finiscono più, nato nel 1988 e uscito dall’università di Old Dominion, Hassell lo scorso anno era in Israele

dove con la maglia dell’Hapoel Holon ha fatto registrare cifre impressionanti: in 26 gare disputate ha infatti segnato la bellezza di 17.9 punti a partita catturando 14.2 rimbalzi. “Tanta roba” ci aveva detto Stefano Coppa quando il nome era ancora segreto e la trattativa lontana dalla conclusione. “Tanta roba” ribadiamo noi, dopo aver passato la giornata a navigare nel mare magnum di internet a caccia di curiosità, video, numeri e opinioni.

Prima di parlare del giocatore, però, spazio all’attualità: perché è vero che è uscito il nome, ma è altrettanto vero che fino a ieri sera non c’era nulla di ufficiale. E viste le recenti scottature in un mercato senza pietà, è giusto andarci con i piedi di piombo. Varese ha portato avanti la trattativa nel migliore dei modi, convincendo un giocatore dal pedigree così importante ad accettare di venire qui rinunciando a qualche dollaro ma sposando una causa che è anche un’opportunità enorme per un giocatore che si vuole mettere in mostra. Dunston e Green, arrivati qui da semisconosciuti, insegnano. Tutto è rimasto sotto traccia, fino alla notte di domenica, con la notizia che è uscita ed è diventata di dominio pubblico grazie all’imbeccata di un giornalista greco (è greco anche l’agente europeo del giocatore). La giornata di ieri è passata con tutti gli occhi dello staff biancorosso puntati sul fax della sede di piazza Monte Grappa, in attesa del contratto con la firma del giocatore. Contratto che, a ieri sera, non era ancora arrivato.

C’è da preoccuparsi? Ni. Come detto il passato (da Mensah Bonsu a Mbakwe) insegna a mantenere prudenza fino al momento della firma: perché la politica di Varese è quella di trovare giocatori forti disposti ad accettare di guadagnare qualcosa in meno perché spinti da motivazioni particolari e diverse. Questo significa però che nel momento in cui la trattativa esce allo scoperto, ecco che altre società

più danarose si gettano come falchi convincendo il giocatore con qualche migliaio di dollari in più. Gli uomini mercato biancorossi, ieri, si sono trincerati dietro a un comprensibile “no comment” che ha tradito una punta di nervosismo per la piega presa dalla trattativa. Le prossime ore saranno comunque decisive, con la firma del giocatore attesa da un momento all’altro. Se poi tutto dovesse naufragare, vabbè: c’è già pronta l’alternativa.

Però sarebbe davvero un peccato: perché questo Hassell (che ieri twittava che probabilmente avrebbe giocato in Italia) è davvero forte. I siti specializzati parlano di lui in termini entusiastici, definendolo una vera e propria macchina da rimbalzi e descrivendolo come un ragazzo splendido dalla grande etica del lavoro. I filmati scovati in rete regalano l’immagine di un centro un po’ più stazzato rispetto a Dunston e di sicuro meno esplosivo, ma dalle mani più educate e dai movimenti spalle a canestro sopraffini. Per il suo arrivo Varese ha investito fino all’ultimo centesimo rimanente del suo budget: la sua firma chiuderebbe la strada a qualsiasi altro intervento sul mercato, ma consegnerebbe nelle mani di Frates una squadra pronta a far sognare tutta la città. Non resta che incrociare le dita, e sperare che quel fax squilli

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