Tokyo, 29 lug. (Apcom) – Rebiya Kadeer, capo della dissidenza uigura in esilio, ha dichiarato oggi da Tokyo che “circa 10mila persone sono scomparse in una notte a Urumqi”, durante i moti interetnici di inizio luglio nel nord ovest della Cina.
“Circa 10mila persone a Urumqi sono scomparse in una notte. Dove sono finite? Se non sono morte, dove si trovano?”, si è domandata la dissidente in una conferenza stampa nel secondo giorno della sua visita in Giappone.
Il 5 luglio violenti scontri hanno opposto gli uiguri, musulmani e turcofoni, agli Han, l’etnia dominante in Cina a Urumqi, capitale della regione autonoma cinese dello Xinjiang.
Secondo fonti ufficiali cinesi, i moti hanno provocato 197 morti. Il Congresso mondiale uiguro, guidato da Rebiya Kadeer, che denuncia una “colonizzazione” cinese a detrimento della cultura e della religione della comunità uigura, parla di “forse” migliaia di morti.
(con fonte Afp)
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