Cinema; Morte Richardson, la prima ambulanza fu allontanata


Montreal, 19 mar. (Ap)
– La prima autoambulanza che ha cercato di soccorrere l’attrice Natasha Richardson, subito dopo la caduta sugli sci che si è poi rivelata letale, venne allontanata. Lo ha rivelato un paramedico a un giornale canadese.

Natasha Richardson, 45 anni, è caduta lunedì mentre stava prendendo una lezione di sci per principianti in Quebec, Canada, ed è poi morta a New York dove è stata ricoverata in un secondo tempo. La famiglia dell’attrice non ha fornito dettagli sulle cause precise della sua morte.

Yves Coderre, direttore delle operazioni per la compagnia di soccorso che ha inviato i medici a Mont Tremblant, la località in cui è avvenuto l’incidente, ha detto a The Globe and Mail che un’ambulanza era stata richiesta per Richardson subito dopo la caduta. Ma alla compagnia, la Ambulances Radisson, fu poi detto che non c’era più bisogno. Ancora non è chiaro chi né perché abbia rimandato indietro l’ambulanza, il cui personale non ha visto affatto l’attrice. Secondo una portavoce del resort sciistico, la stessa Richardson ha affermato di sentirsi bene; testimoni l’hanno visto camminare, sorridere e rientrare in albergo.

Una seconda ambulanza, racconta Coderre, è stata poi chiamata più tardi all’hotel di lusso in cui alloggiava Natasha Richardson ma a quel punto le sue condizioni erano peggiorate; è stata portata all’ospedale di Montreal prima di essere trasferita. Ma anche appena arrivata nella clinica canadese, l’attrice non sembrava grave. Lamentava solo un forte mal di testa e non presentava segni esterni di ferite. La fonte tiene a precisare che sia l’istruttore che il soccorritore rispettarono tutte le procedure di primo soccorso nonostante l’attrice affermasse di sentirsi bene; spesso le vittime di traumi cranici tardono ad avvertire i sintomi causati dai danni cerebrali.

Richardson, figlia dell’attrice britannica Vanessa Redgrave e del regista Broadway Tony Richardson, era nata a Londra l’11 maggio 1963, ma era poi divenuta cittadina statunitense. Nel 1998 aveva vinto un Tony Award per la migliore attrice nel musical “Cabaret” e ha recitato in diversi film di Hollywood tra cui “Genitori in trappola” (1998) al fianco di un’allora 11enne Lindsay Lohan. Era nota però soprattutto per le sue interpretazioni teatrali.

Aveva sposato l’attore Liam Neeson nel 1994 dopo averlo conosciuto sul set del film “Nell”. L’attrice lascia due figli, Micheal Richard Antonio, 13 anni, e Daniel Jack, 12. Numerosissimi i messaggi di cordoglio per la sua morte. Neeson, volato a prenderla dal set del film che sta girando a Toronto, l’aveva portata martedì in aereo al Lenox Hill Hospital di New York, vicino a casa, già in stato di incoscienza. Numerosissimi i messaggi di cordoglio, fra gli altri di Meryl Streep, Judi Dench, Sam Mendes, Laureen Bacall. La famiglia ha diramato un comunicato per ringraziare tutti coloro che hanno offerto supporto e preghiere, e per chiedere privacy “in questo momento molto difficile”

Chb

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