Non è la prima volta che i cinghiali fanno incursione davanti al ristorante Il Ceppo, in piazzale Pogliaghi al Sacro Monte di Varese. Ma questa volta c’è una novità: nella notte, oltre ai consueti danni ai bidoni della raccolta differenziata, è stato preso di mira anche quello del vetro.
«Succede spesso con i bidoni, ma col vetro finora non era mai capitato. Forse hanno iniziato ad apprezzare l’alcol», commenta con amara ironia Mario Crosignani, titolare dello storico locale. Una battuta che nasconde l’esasperazione per una convivenza sempre più problematica con la fauna selvatica.
La presenza dei cinghiali nella zona è tutt’altro che episodica: «Sono qui da sempre», racconta Crosignani, «tant’è che ormai lego tutti i bidoni con le catene, tranne quello del vetro, che finora non interessava. Ma dopo stanotte credo che legherò anche quello».
Gli attacchi non si limitano al piazzale del ristorante. Anche lungo la Via Sacra, dove oggi i cestini sono fissati con il cemento, si registravano fino a poco tempo fa assalti simili: «I poveri operatori correvano ogni mattina a recuperarli», ricorda Crosignani.
A sorprendere è anche la selettività degli animali: non puntano tanto al bidone dell’umido, come ci si aspetterebbe, ma a quelli del cartone e del vetro, che arrivano a scardinare con testate e morsi.
«Sono vent’anni che lavoro qui, i cinghiali ci sono sempre stati. Ma dopo il Covid la situazione è peggiorata: gli animali selvatici hanno preso più piede, si avvicinano di più all’uomo», conclude il ristoratore.
Per fortuna, aggiunge, «abbiamo un operatore ecologico che si prende cura davvero del borgo. Spesso arrivo la mattina e trovo già tutto sistemato. Ma la situazione resta complicata».
Le continue incursioni, documentate anche dai video condivisi dai residenti nel gruppo Facebook “Oggi nel varesotto”, sono ormai la prova evidente di una convivenza sempre più difficile tra uomo e natura, che al Sacro Monte sembra farsi ogni giorno più sbilanciata.