Varese – «Non firmano i contratti, si prendono i premi di risultato e poi ci sputano pure addosso»: il segretario generale della Cisl Lombardia Gigi Petteni è stato netto, deciso. L’inizio del suo intervento al primo congresso della Cisl dei Laghi in corso oggi e domani (19 e 20 marzo) a Ville Ponti a Varese non ha lasciato ombra di
dubbio sul pensiero del numero uno regionale.«Facciamo un patto per il nostro futuro», ha poi aggiunto Petteni, «non affidiamoci alla politica ma a noi stessi. La gente ha bisogno di buoni esempi e noi possiamo darne». Come? «Con l’ascolto e la vicinanza alle persone. Ascoltare un problema vuol dire averne già risolto la metà. Bisogna parlare con i lavoratori».
Formazione, professionalità, militanza sono le tre parole chiave portate alla platea dal segretario generale della Cisl. «Dovremo tornare di più in fabbrica, alternaci maggiormente tra fare sindacato e rientrare al lavoro. Non è una sconfitta tornare in fabbrica, niente affatto». Quindi l’applauso generale dei delegati quando Petteni ha auspicato, a mo’ di ordine: «I sindacalisti devono uscire dai delegati». Quindi l’applauso generale dei delegati quando Petteni ha auspicato, a mo’ di ordine: «I sindacalisti devono uscire dai delegati».
La sfida è la «ripresa di una fiducia» .
E, secondo Petteni, unire le forze è la strada maestra. «Mettersi insieme è meglio che essere divisi e svegliarsi magari il mattino con il pensiero di fregare l’altro. Dobbiamo avere l’idea di un destino comune: questa è la scommessa, questa la responsabilità che ci consentirà di generare speranza». Proprio quello che manca in questi tempi di crisi.
A. Ped.
p.rossetti
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