BUSTO ARSIZIOAddio Varese, il futuro di Busto Arsizio è nella città metropolitana?
Il sindaco Gigi Farioli non ha dubbi: «È una scelta strategica, per il ruolo che potremmo avere e per lo sviluppo del territorio. Ma deciderà il consiglio comunale».
Cresce il fronte pro-Milano, con le adesioni dei sindaci di Somma Lombardo e di Gallarate, e Busto non si tira indietro per assumere il ruolo guida, da città più grande del sud Varesotto: Farioli nei giorni scorsi ha già preso carta e penna sia per sollecitare il consiglio delle autonomie locali (a cui entro i primi di ottobre spetta una decisione sul riordino delle province lombarde) a prendere in considerazione le istanze del territorio che per invitare i colleghi sindaci dei Comuni confinanti, dell’area Malpensa, della Valle Olona, ma anche dell’Altomilanese, a discuterne e a fare fronte comune.
«Ho massimo rispetto del ruolo del consiglio comunale, perciò ho già chiesto la convocazione di una commissione o di un ufficio di presidenza già la prima settimana di settembre per discuterne e preparare una deliberazione su questo tema – spiega Farioli, che è già da tempo “sul pezzo” – ma personalmente non avrei dubbi, sulla valenza strategica di
un’adesione alla città metropolitana, piuttosto che ad una provincia con sede a Como con cui ci sarebbe scarsa affinità e omogeneità. Se il territorio dell’asse del Sempione e della città-Malpensa riuscissero ad esprimere una forte coesione e compattezza, potrebbero ridare nuova linfa e opportunità alla programmata città metropolitana, ponendosi come polo di riferimento sull’asse a nord di Milano».
Di fronte al rischio di essere inghiottiti in un organismo che farà inevitabilmente perno sulla città di Milano, si contrappone l’opportunità del «policentrismo».
La presenza di Malpensa e del supertribunale di Busto Arsizio (che diventerà il secondo della Lombardia inglobando Gallarate, Legnano e Saronno) ma anche dell’Expo e della fiera a Rho-Pero lungo l’asse del Sempione, sono motivi validi per ritenere che una “città-Malpensa” potrà davvero pesare nella futura gestione dell’area metropolitana. Facendo da credibile contraltare a Milano, ma anche generando occasioni di sviluppo legate all’asse strategico tra Malpensa e la fiera.
e.romano
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