Cittiglio, trovato mortol’attore Alessandro Garbin

CITTIGLIO Era entrato nelle case degli italiani cantando assetato. Con la pubblicità tormentone di una nota marca di birra. E imitando i Blues Brothers, Alessandro Garbin, l’attore trentaduenne di Cittiglio aveva conquistato l’estate. Sabato mattina però è stato trovato privo di vita sul fondo del precipizio del “Picuzz”, montagna rocciosa che sta tra Caravate, Sangiano e Cittiglio tristemente nota per essere stata teatro in passato di altri gesti estremi. Perché proprio questa è una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. I soccorsi e le ricerche, portati avanti per ore, si sono dimostrati inutili. Così è morto Alessandro Garbin, 32 anni, poliedrico attore ma non solo. Animatore, conduttore e inviato che nel 2008 si è guadagnato la fama di “You tube” dopo il bacio ricevuto direttamente da

Al Pacino nel corso di un intervista al Festival del Cinema di Roma. Filmato cliccatissimo sulla rete e che da solo rende l’idea dell’affabilità di Alessandro. Garbin, molto conosciuto a Cittiglio dove ha sempre deciso di lasciare la residenza per conservare le radici, nonostante trascorresse la maggior parte del tempo a Roma, era anche apprezzato per le sue attività sociali. Una vita che si è spenta sabato mattina all’alba sul fondo di quel burrone. A salvarlo non sono bastate le ricerche scattate intorno alle 5.30 quando i carabinieri hanno ricevuto l’allarme dei familiari. Una telefonata che annunciava l’improvviso allentamento da casa di una persona che aveva annunciato l’intenzione di farla finita. Esito drammatico che i soccorritori hanno cercato di evitare fino in fondo.

Lo sfortunato giovane è stato ritrovato dal personale del Soccorso Alpino e dei vigili del fuoco di Varese e trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale di Luino, con l’elisoccorso di Como. All’arrivo, però, non c’era già più nulla da fare, e i medici non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Alessandro Garbin.  A chiarire definitivamente le dinamiche che hanno portato alla sua morte stanno lavorando i carabinieri di Luino, insieme al sostituto procuratore di turno. Resta il peso per la drammatica ipotesi di un suicidio, anche se per ora nessuna strada può ancora essere esclusa. Così insieme alle circostanze di questa morte, se i sospetti saranno confermati, bisognerà chiarire anche i motivi all’origine del gesto che ha strappato alla vita un ragazzo brillante e pieno di energia. Capace di emergere dall’Alto Varesotto e conquistare i riflettori della commedia italiana. Come nel 2005 quando il regista Massimo D’Alatri lo aveva voluto per affiancare Fabio Volo ne «La Febbre», la storia di quattro amici che sognano di aprire una discoteca nuova e moderna alle prese con la burocrazia. La salma del giovane attore si trova ora all’obitorio di Cittiglio a disposizione dell’autorità giudiziaria.

b.melazzini

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