Classifica Censis, l’Università dell’Insubria in crescita. Migliora l’occupabilità e l’offerta in servizi

L'Università varesina in crescita nelle classifiche nazionali del CENSIS, si conferma punto di riferimento per la nostra regione ma anche per una buona parte del Paese (in una immagine di repertorio)

VARESE – L’Università dell’Insubria si conferma in ascesa nel panorama accademico italiano. Lo certifica la nuova classifica del Censis, che misura la qualità degli atenei in Italia su più parametri tra cui occupabilità, servizi e comunicazione digitale. L’ateneo con sede tra Varese e Como guadagna altre due posizioni rispetto allo scorso anno, raggiungendo il quarto posto tra le università di medie dimensioni, quelle che contano tra 10.000 e 20.000 studenti iscritti.

Il dato che balza maggiormente all’occhio è quello relativo all’occupabilità: con un punteggio di 98 su 100, Insubria si piazza ai vertici nazionali, segno che i suoi laureati riescono a inserirsi con facilità nel mondo del lavoro. Ma la crescita è generalizzata anche su altri fronti, come i servizi agli studenti, l’internazionalizzazione e la comunicazione digitale, dove l’ateneo continua a collezionare valutazioni molto positive.

Restano ancora margini di miglioramento su aspetti come le strutture e le borse di studio, che penalizzano lievemente la media generale. Tuttavia, il quadro complessivo vede l’Insubria tra le realtà universitarie italiane più dinamiche e in costante crescita.

Una tendenza confermata anche dalle rilevazioni internazionali: l’università si posiziona stabilmente tra il miglior 5% degli atenei al mondo secondo il ranking CWUR e mantiene una posizione attorno alla quarantesima nella graduatoria nazionale.

Un risultato che premia il lavoro svolto negli ultimi anni per rendere l’offerta formativa sempre più vicina al mondo delle professioni e che consolida il ruolo dell’Insubria come punto di riferimento per gli studenti lombardi e non solo.