Nuova Delhi, 20 lug. (Ap) – L’India, terzo Paese inquinatore del
pianeta, ha respinto con fermezza le richieste occidentali di
accettare dei vincoli sulle emissioni di gas serra nel corso
della visita del segretario di Stato Usa Hillary Rodham Clinton,
a Nuova Delhi per parlare di “global warming”, cioè del
riscaldamento climatico, questione che divide Paesi
industrializzati ed economie emergenti.
“Non c’è alcun motivo di essere sotto pressione per ridurre le
nostre emissioni, mentre abbiamo il più basso tasso d’emissione
per abitante”, ha affermato il ministro indiano dell’Ambiente,
Jairam Ramesh, con il quale Clinton aveva assicurato di avere
avuto colloqui “molto fruttuosi”. “Non siamo nella posizione di
avere degli obiettivi di riduzione delle emissioni che ci leghino
giuridicamente”, ha avvertito Ramesh.
Clinton si era detta “molto fiduciosa” sulla possibilità di trovare un accordo con Nuova Delhi sulla lotta contro il surriscaldamento climatico. “Sono molto fiduciosa: l’India e gli Stati Uniti potranno mettere in piedi un progetto che modificherà in maniera spettacolare il modo in cui produciamo, consumiamo e conserviamo l’energia”, aveva detto nel corso di una conferenza stampa nella
capitale indiana. “La sfida consiste nel dotarsi di un accordo-quadro mondiale che riconosca i bisogni e le responsabilità dei Paesi ricchi e dei Paesi poveri”, aveva insistito. Il suo obiettivo era quello di trovare un terreno di intesa con Nuova Delhi sul riscaldamento climatico in vista della conferenza dell’Onu sul ‘global warming’ di dicembre a Copenhagen.
Cuc/Ihr
MAZ
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