Coca e marijuana per la movida. Presi i “gemelli” dello spaccio

Un albanese e un kosovaro arrestati dai carabinieri a Samarate. I loro clienti erano soprattutto giovanissimi di Busto e Castellanza

BUSTO ARSIZIO – Sono finiti in manette gli spacciatori dell’Est: nelle ultime ore, infatti, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Busto Arsizio hanno tratto arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti due individui, ritenuti responsabili di un consistente spaccio tra i giovani del Basso Varesotto.
Si tratta di un uomo originario del Kosovo, classe 1984, residente a Samarate, operaio, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti specifici. Il complice dello spaccio è un soggetto originario dell’Albania, classe 1990, domiciliato a Samarate, disoccupato e incensurato.

I due pusher balcanici già da qualche giorno erano tenuti sotto controllo dai Carabinieri. Secondo la ricostruzione investigativa, sono stati considerati responsabili di una importante attività di spaccio di sostanze stupefacenti, di diverse tipologie, in particolare in favore di giovanissimi clienti (una parte dei quali localizzati a Busto Arsizio, ma la gran parte nelle zone dei locali pubblici tra Castellanza e Legnano). Pare, dagli elementi investigativi raccolti che i due fossero piuttosto conosciuti nella piazza del Basso Varesotto dove hanno avuto modo di smerciare la sostanza stupefacenti nelle zone frequentate per il divertimento dai più giovani.

A conferma degli indizi raccolti, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, i due spacciatori sono stati trovati in possesso di 21 grammi di cocaina, di 8 grammi di marijuana, di un grammo di hashish. Ma non solo. Durante la minuziosa perquisizione portata avanti dai militari di Busto Arsizio, infatti, è stato ritrovato anche un bilancino digitale e materiale vario per il confezionamento. L’intero materiale ritrovato durante l’attività ispettiva è stato sottoposto a sequestro. I due spacciatori arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati trasferiti al carcere di Busto Arsizio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.