Come faremo per salvaguardare la democrazia?

Meditando sul modo di fare politica. Pastori di morale hanno definito la politica “la più alta espressione della Carità” ma purtroppo, come in tutto l’ agire umano, essa resta predisposta a deviare sulla spinta di sottili e perversi conflitti d’interesse.

La vera democrazia è allora utopia? Dobbiamo collocarla tra i pensieri di Tommaso Moro? Questi conflitti d’interessi sono molto subdoli e coinvolgono l’inconscio e il conscio dei politici, anche dei politici varesini. Come fa “chi vota” a difendersi da questa situazione? La democrazia vuole libertà, ma i conflitti d’interesse la minacciano. Il consenso, legato al voto, delega, ma chi ha votato è successivamente impossibilitato a controllare o a dare contributi democratici attivi. Se cerca di farlo, chi ha il potere lo taglia fuori dall’azione e dalle decisioni. Quanto è avvenuto e quanto sta avvenendo in questi giorni a Varese – ad esempio in tema di posteggi, esternazioni di assessori e altro- è molto significativo. Scandalose le metodiche usate per raggiungere gli intenti, senza rispetto delle idee altrui e forzando il pensiero delle persone. Con i mezzi messi a disposizione dalle moderne tecnologie dei mass-media, si cerca di togliere obiettività ai cittadini.

Purtroppo rari i politici che cercano di stimolare la ragione dei cittadini approfondendo la propria e la loro cultura, realizzando vere soluzioni alle difficoltà che da tempo ci affliggono, esasperate in questi tempi di crisi economica e di pensiero.

Sapremo difenderci in futuro e ridare fiducia alla politica correlata alla democrazia?

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