Come negli USA, a Cassano Magnago si sperimenta il controllo di vicinato

Nel Controllo del vicinato la sorveglianza partecipata e condivisa tra i cittadini del quartiere fa sì che ciascuno segnali, in canali di comunicazione predeterminati, tutto ciò che possa destare sospetti (immagine di repertorio)

CASSANO MAGNAGO – Controllo sul territorio ma anche un modo per prendersi cura della propria comunità, forse. E’ il cosiddetto Controllo di Vicinato, un “progetto di sicurezza partecipata” che a Cassano Magnago sembra coinvolgere sempre più cittadini. L’esperimento prende il via in undici aree del paese, ma sono destinate ad aumentare. E’ la promessa del consigliere delegato Nicoletta Stagni che oggi in conferenza stampa – con l’assessore alla Sicurezza Massimo Zaupa e il comandante della polizia locale Raffaele Esposito – afferma che “Entro la fine dell’anno ne apriremo molte altre”.

Nel Controllo del vicinato la sorveglianza partecipata e condivisa tra i cittadini del quartiere fa sì che ciascuno segnali, in canali di comunicazione predeterminati, tutto ciò che possa destare sospetti (movimenti sospetti e anomalie, numeri di targhe, facce mai viste prima che suonano al vicino di casa, NdR). Chiaramente la figura della sentinella non deve essere attiva, sostituendosi alle forze dell’ordine. Deve soltanto “segnalare” al referente di zona, e semmai chiamare il 112.  Il progetto, nato negli Stati Uniti, è attivo in vari centri della provincia, tutti coordinati dalla prefettura di Varese.