Commercio elettronico Gallarate è la capitale

Gallarate cuore e mente operativa dell’e-commerce italiano, dopo l’acquisizione, da parte di Banzai, di cui la gallaratese ePrice fa parte dal 2006, di MisterPrice, ePlaza e Bow. I tre marchi acquisiti diventano così parte di un sistema integrato di offerta che fa capo proprio ad ePrice, la quale potrà ora consolidare la sua leadership nella vendita online di prodotti high-tech.

«Per noi questo è un grande successo» racconta Raul Stella, amministratore delegato di ePrice, «perché ci permetterà di consolidare ulteriormente la nostra posizione». Le previsioni sono di portare il fatturato del gruppo da 130 a 170 milioni di euro in questo anno con l’obiettivo di arrivare a 200 milioni. Un’acquisizione che nella sede gallaratese avrà anche un positivo impatto anche a livello occupazionale: «attualmente siamo circa 110 persone, e con questo passaggio arriveremo a 130» racconta Stella.

Gente giovane «di un’età media di 28 anni» che in questi giorni è stata impegnata nel rinnovamento di tutta la piattaforma e dei siti dei tre marchi acquisiti: «Un super lavoro – aggiunge Stella – durato quasi quattro mesi e che è servito per la riorganizzazione delle diverse piattaforme e l’integrazione con la nostra». Gli ultimi lavori proprio la scorsa notte per essere on-line puntuali stamattina. Tutti i siti condividono infatti il catalogo di ePrice (sede via Mameli): oltre 600mila referenze di migliaia

di categorie rese disponibili da decine di fornitori specializzati, collegati in tempo reale alla piattaforma. Un mercato dai numeri vertiginosi: «Abbiamo in programma di espanderci anche ad altre categorie – racconta l’ad di ePrice – e anche in altri territori». La società gallaratese è stata tra le prime in Europa a introdurre il servizio di Pick&Pay, un network di oltre 50 punti di ritiro in 40 città, dove è possibile ritirare e pagare alla consegna i prodotti acquistati online.

«Un servizio che ci ha dato un forte vantaggio competitivo – sottolinea Stella – una carta vincente per superare le reticenze degli acquisti online». La cultura italiana è indietro rispetto ad altri paesi dove le vendite via web sono molto elevate «l’italiano non ha ancora la propensione verso questo tipo di acquisto e così il fatto di poter comprare poi pagare e ritirare fisicamente aiuta molto». Nella nostra provincia i punti Pick&Pay sono due: a Gallarate e Varese.

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