Como riapre il caso tangenziale. Noi?

Dopo le proteste, Lario convocato al tavolo del ministro. Ultimo tentativo per non pagare il pedaggio. Licata (Lozza): «Varese si aggregherà, ma siamo indietro. Qui è mancato il riferimento del capoluogo»

VARESE – Pedaggio sulla Tangenziale, Como fa sistema e ottiene un appuntamento al tavolo del ministro delle infrastrutture . E Varese? «Proveremo ad aggregarci anche noi, ma siamo un po’ indietro. Ci manca una guida forte sul territorio» ammette, sindaco di Lozza, tra i più battaglieri sulla questione del pedaggio della Tangenziale di Varese. Fatto sta però che, mentre i “cugini” di Como su input dei deputati

Pd e sono riusciti a strappare la convocazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a Roma di un tavolo allargato agli amministratori locali e alle società concessionarie autostradali per il prossimo 22 gennaio, i nostri amministratori sono rimasti ancora fermi alle parole sentite dal sottosegretario e numero uno del Cipe nella sua recente visita a Varese in occasione delle primarie del centrosinistra.

«Da allora, non abbiamo avuto nessun altro contatto o passo avanti – ammette il sindaco di Lozza Giuseppe Licata – il mio auspicio, espresso in quell’occasione nell’incontro riservato con il sottosegretario Lotti, era che si potesse arrivare ad una sinergia tra la Regione e il Ministero delle infrastrutture per convincere la società Concessioni Autostradali Lombarde, che è la concedente del sistema Pedemontana, a presentare un nuovo Piano economico-finanziario al Cipe, nel quale ciascuno degli attori coinvolti potesse fare la propria parte da un punto di vista finanziario per arrivare ad una soluzione che portasse al superamento del pedaggio della Tangenziale di Varese, che penalizza oltremodo il territorio e soprattutto i Comuni dell’intorno. Da allora resto in posizione d’attesa». Eppure Como un primo risultato l’ha ottenuto, mentre Varese resta ferma al palo: «In effetti a Como hanno un’iniziativa in atto che è un po’ più avanti di noi – ammette il sindaco di Lozza – la differenza? A Varese sono stati soprattutto i piccoli Comuni a mobilitarsi, mentre è mancato l’appoggio di un riferimento di peso come quello della città capoluogo, che a Como invece è molto attiva con il ruolo guida del sindaco . Probabilmente questo fa sì che a Roma il tema sia più sentito».
Licata però non dispera nel poter far sentire la voce del territorio del Varesotto al ministro Delrio: «Cercheremo di aggregarci anche noi al tavolo del 22 gennaio. In fondo, il problema è unico per le due tangenziali, anche se forse nel loro caso ancor più tragicomico».
A Varese la sfida ha assunto dei connotati più politicizzati, visto che la Lega Nord ha puntato tutto sull’emendamento alla Legge di Stabilità per le Tangenziali gratis, bocciato dalla maggioranza, mentre il Pd chiede che sia la Regione, guidata dal centrodestra, a mobilitarsi con Cal e Pedemontana.

In campo c’è sempre il governatore , che recentemente ha annunciato di voler tornare alla carica sull’argomento tangenziali «a gennaio» con il ministro Graziano Delrio, per ribadire la richiesta di escludere il pedaggiamento delle due strisce di Varese e Como.
Nel frattempo proseguono anche le trattative con i cinesi per la realizzazione della Varese-Como-Lecco, con l’obiettivo di entrare in una fase più operativa.
Il presidente del comitato promotorepoco prima di Natale ha ribadito che c’è la volontà di «valorizzare le tangenziali di Varese e Como».