CANNES Nei giorni scorsi ha presentato a Cannes il suo ultimo film “Vous n’avez encore rien vu”. Alain Resnais, considerato insieme a Jean-Luc Godard e Francois Truffaut, uno dei più celebri esponenti della Nouvelle Vague, spegne 90 candeline il 3 giugno.Nel 1943 si iscrive all’IDHEC, famosa scuola di cinema parigina, dove studia per due anni fotografia e montaggio. Dopo più di dieci anni dedicati alla produzione di film documentari, tra cui “Van Gogh” che vince due premi a Venzia e un Oscar, sull’onda della Nouvelle Vague, si misura nel lungometraggio di fiction.Realizza due capolavori internazionalmente riconosciuti: “Hiroshima mon amour” (1959), sceneggiato da Marguerite Duras, e
“L’anno scorso a Marienbad” del 1961, scritto dal francese Alain Robbe-Grillet, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia.Nel 1966 firma la regia di “La guerra è finita” e nel 1977 è la volta di “Providence”, in cui indaga nella psiche, nel modo in cui l’essere umano vive il passato.Il film successivo è “Mon oncle d’Amèrique” (1980), che vince un Premio Speciale a Cannes e che fa vincere a Jean Gruault un Premio David per la migliore sceneggiatura.Nel 1995 riceve il Leone d’oro alla carriera.Relizza inoltre “Mai sulla bocca” (2003) e “Coeurs” presentato alla 63a Mostra di Venezia. Nel 2009 firma “Gli amori folli”.
a.cavalcanti
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