Con Gazo e Disabato il Varese può sognare

Varese Calcio - L’ex biancorosso pronto a tornare a casa. Settore giovanile: la dirigenza e Scapini si rivedranno

Incontro interlocutorio tra la dirigenza del Varese (il presidente Gabriele Ciavarrella, con Piero Galparoli, Enzo Rosa e Paolo Basile) e il responsabile del settore giovanile Giorgio Scapini. Sul tavolo, ieri, c’erano le prime idee per costruire una base seria e solida che diventi – come da chiare volontà dei vertici biancorossi – motore e fiore all’occhiello della società. Le premesse – la presenza di Scapini, la volontà della società – per mettere in piedi qualcosa di duraturo ci sono tutte; come ovvio, servono poi idee chiare, risorse e tempo: nulla può mancare

quando si riparte da una grande maglia – che ogni giovane calciatore del territorio vorrebbe indossare – ma che, a un solo anno dalla rinascita, non può ancora calcare quelle categorie (nazionali, regionali) che possono essere acquisite solo col passare dei campionati. La società proverà a dare a Scapini tutti gli strumenti per una ricostruzione profonda e importante: di uno come lui – padre della squadra che dominato a mani basse l’Eccellenza – nessuno vuole privarsi (la Pro Patria della presidente Patrizia Testa e del dg Salvatore Asmini è sempre alla finestra).

In attesa delle linee guida del progetto, chi non sta con le mani in mano è il direttore sportivo Alessandro Merlin: il contatto con Scapini per i giovani è – ed è sempre stato – costante, ma la priorità assoluta sul tavolo del ds è quello di capire e sondare le possibili riconferme. Scelto di proseguire il più possibile sull’onda della continuità, con mister Giuliano Melosi che vorrà poter contare su gran parte di quel gruppo che ha dimostrato straordinaria unione e forza ancor prima delle – indubbie e altrettante straordinarie – capacità tecniche.
Per questo motivo il primo passo fondamentale è capire chi può (e vuole) rimanere. Discorsi già intavolati con capitan Francesco Luoni e Marco Giovio (c’è intesa), bomber Carmine Marrazzo (vuole restare ma ci sono offerte), Francesco Viscomi, Andrea Azzolin, Mavillo Gheller.

No, non ci siamo dimenticati di Francesco Gazo. Il mastino, dopo aver sposato il progetto, è in cima ai pensieri del Varese (e il Varese insieme ai suoi). Un motivo di cuore ma anche tecnico, considerando che c’è un grande ex biancorosso che sogna di tornare a casa, Donato Disabato: cresciuto all’ombra del Sacro Monte, il classe ’90 ha poi vestito le maglie dell’AlbinoLeffe e della Pro Vercelli in serie B. Frenato da qualche infortunio, anche serio, Disabato (il quale, a chi lo ha sentito in questi giorni, avrebbe confessato che rivestire la maglia della sua città sarebbe una gioia e un onore) potrebbe, al pari di Gazo, ripartire dal basso con i colori del cuore per tornare grande. E, con Gazo, formerebbe una coppia che in categoria in pochi (nessuno?) può permettersi.
Massima attenzione poi anche ai giovani: in campo dovranno esserci un classe ’96, due ’97 e un ’98. Di Lorenzo Lercara (’96) e Federico Zazzi (’97) non si può fare a meno: per talento, per personalità. Insieme a loro è atteso in biancorosso l’ex Caronnese Matteo Arrigoni (centrocampista ’97 cresciuto nel Varese).