Condannati i vigili-spioni Il comandante vince in aula

VARESE Una cimice per spiare il comandante della polizia locale Antonio Lotito: il processo si è chiuso con tre condanne. Il giudice monocratico Rossella Ferrazzi ha condannato a un anno ciascuno (con pena sospesa e non menzione) Fabrizio Mondo, Marinella Cassia, entrambi agenti in forza al comando di polizia locale di Varese e Gianni Giacomini, il tecnico elettricista che piazzò il rudimentale sistema spia. Il giudice ha accolto quindi la richiesta del pm d’udienza Marco Brunoldi che aveva chiesto una condanna a un anno per i tre imputati: «È il minimo previsto dalla legge, tenendo conto anche del comportamento processuale degli imputati che hanno ammesso gli addebiti», ha detto il magistrato. Diversa la valutazione del

danno subito da Lotito costituitosi parte civile: 75 mila euro, quanto chiesto a titolo risarcitivo dal legale del comandante, Piero Porciani; ottomila euro quanto invece concesso dal giudice. Al termine dell’udienza celebratasi ieri pomeriggio, Lotito non ha voluto rilasciare dichiarazione. Solo uno stringato «no comment». I legali dei tre imputati hanno già annunciato il ricorso in appello: «Attenderemo le motivazioni della sentenza, ma il ricorso appare scontato – ha detto l’avvocato Paolo Bossi – Anche perché crediamo che il reato contestato sia inesatto».Non a caso i difensori avevano chiesto la riqualificazione del reato da cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche in interferenze illecite nella vita privata.

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s.bartolini

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