Condannato per violenza sessuale Radiologo rischia altro processo

BUSTO ARSIZIO Solo pochi giorni fa è stato condannato a due anni di reclusione per violenza sessuale, eppure a breve potrebbe essere di nuovo processato. Il tecnico di laboratorio residente a Busto Arsizio, condannato per aver abusato di una giovane donna che si era presentata per una risonanza magnetica, dovrà probabilmente difendersi di nuovo. Nei suoi confronti, infatti, un altro sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio ha già chiesto il rinvio a giudizio.

Perché? A quanto pare per fatti molto simili a quelli ricostruiti giovedì nelle aule del tribunale di Busto Arsizio. L’uomo è stato condannato a due anni di reclusione perché nel marzo del 2011 fece accomodare una giovane donna sul lettino della risonanza magnetica e poi iniziò a farle dei complimenti. «Non ho mai visto un corpo così ben fatto». Apprezzamenti che si trasformarono poi in vera e propria violenza, quando l’uomo le palpeggiò seno, sedere e l’inguine e cercò anche di baciarla sulla bocca. A quanto pare quell’approccio non sarebbe stato l’unico messo in atto dal tecnico di laboratorio.

In un altro caso l’uomo avrebbe cercato di conquistare una ragazza, nata nel 1996. Tra qualche mese le ricostruzioni dei fatti degli inquirenti andranno al vaglio del giudice per le indagini preliminari. Sarà lui a decidere se è il caso che l’anziano uomo, oggi 70enne, venga processato di nuovo. E sempre con l’accusa di violenza sessuale. Nel processo che lo ha visto condannato a due anni, giovedì,

il pubblico ministero Nadia Calcaterra dimostrò quanto subito da una giovane donna. Il tecnico di laboratorio la mise sul lettino e la palpeggiò a lungo. La donna, parzialmente vincolata al lettino, gli avrebbe chiesto più volte di smetterla. Dopo mezz’ora la donna si rivestì e tornò a casa, decisamente turbata. Solo il giorno dopo un’amica colse il suo turbamento e la spinse a sporgere denuncia contro quell’uomo.Tiziano Scolari

p.rossetti

© riproduzione riservata