Confindustria Varese: regge la produzione, ma gli ordini calano a causa dei rincari

L'ufficio Studi di Univa: nel secondo trimestre del 2022 le imprese della nostra provincia tengono complessivamente bene. Alcuni comparti scontano però gli effetti della guerra russo-ucraina e dichiarano un impatto significativo dell'incremento generale dei prezzi delle materie prime e dell'energia sulla propria marginalità

VARESE – Dopo un inizio d’anno complicato e con aspettative caute, i risultati dell’indagine congiunturale dell’Ufficio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese (Confindustria Varese) mostrano per il secondo trimestre 2022 un quadro di generale resilienza dei livelli di produzione dell’industria varesina, seppur con una situazione della marginalità delle imprese fortemente impattata dalla crisi delle materie prime e dell’energia.

Nel secondo trimestre 2022 sono quasi equamente ripartite le imprese che hanno dichiarato livelli di produzione in stabilità rispetto al trimestre precedente (il 40,1% delle rispondenti) e le imprese che hanno dichiarato un aumento della produzione (36,7%). In minoranza la percentuale di chi ha dichiarato una diminuzione dei livelli produttivi (23,2%).

Si ottiene così una fotografia di tenuta complessiva, con un saldo delle risposte pari a +13,5 punti percentuali, seppur con eterogeneità tra e all’interno delle principali filiere del territorio. Infatti, i comparti energivori, i più esposti agli effetti di conflitto russo-ucraino e senza possibilità immediate di ridefinizione delle proprie strategie di mercato e supply chain management si sono trovati a dover riorganizzare o addirittura contrarre la propria attività produttiva, nonché ridurre le attività di investimento.

Inoltre, nel periodo aprile-giugno 2022 la netta maggioranza delle imprese intervistate (74%) ha dichiarato un impatto significativo dell’incremento generale dei prezzi delle materie prime e dell’energia sulla propria marginalità, con una riduzione del Margine operativo lordo.

La grande incertezza della congiuntura e le difficoltà legate all’inflazione alla produzione e al consumo hanno avuto con ogni probabilità un impatto anche sulla domanda presidiata dalle imprese industriali di Varese, portando a un peggioramento del portafoglio ordini (sia nel loro complesso, sia per la specifica voce degli ordinativi esteri).

Immagini gratis di Industria

A influenzare il quadro generale sono le aspettative positive del comparto metalmeccanico, mentre tutti gli altri ipotizzano scenari più cauti. I dati grezzi di consumo elettrico industriale rilevati dal consorzio dell’Unione Industriali, EnergiVa, su un campione di aziende della provincia di Varese, mostrano un quadro più critico per quanto riguarda gli andamenti dei comparti energivori in esso fortemente rappresentati: nel periodo aprile-maggio 2022, si è registrata una variazione tendenziale cumulata rispetto a aprile-maggio 2021 del -6,3%.

Le previsioni delle imprese sulla produzione per il terzo trimestre sono tuttavia orientate complessivamente ancora verso un profilo positivo per il comparto metalmeccanico; mentre per tutti gli altri comparti si intravede una prospettiva di rallentamento. Il fenomeno è tuttavia in parte anche fisiologico, in vista del trimestre estivo.