Congedo biennale riconosciuto a docente dopo vertenza con INPS e Ministero

Il Tribunale del Lavoro di Catania ha riconosciuto a una docente un secondo congedo per assistere un parente malato, dal momento che il limite di due anni previsto per i congedi non si riferisce alla totalità della carriera, bensì a ciascuna persona portatrice di handicap assistita (immagini di repertorio)

Una docente siciliana ha ottenuto dal Tribunale del Lavoro di Catania un risultato significativo sul piano sociale e giuridico. Dopo avere già usufruito di un congedo biennale per assistere la madre, la Corte ha ora riconosciuto il diritto a un secondo congedo straordinario biennale per accudire il padre con disabilità, revocando l’interpretazione restrittiva sostenuta in precedenza da INPS e Ministero dell’Istruzione.

L’ordinanza del 20 luglio ha stabilito che il limite di due anni previsto per i congedi non si riferisce alla totalità della carriera, bensì a ciascuna persona portatrice di handicap assistita. La docente, in servizio nella provincia di Catania e residente in quella di Messina, affrontava quotidianamente un tragitto di 150 km per raggiungere il luogo di lavoro, rendendo impossibile assistere adeguatamente il padre senza tale tutela.

Il Tribunale ha riconosciuto l’urgenza della situazione, la cosiddetta “periculum in mora”, ritenendo che la mancanza di un secondo congedo avrebbe causato un danno grave e irreparabile. INPS e Ministero, pur citati, non hanno partecipato al procedimento, risultando contumaci.