<+G_DATA>GIUBIANO <+G_TONDO>(a.mor) Criceto contro coniglio nano. Contro ogni previsione, è stato il roditore più grosso a avere la peggio, per colpa di una gabbia troppo piccola che gli ha impedito di scappare. Il coniglio è arrivato in condizioni pietose alla Clinica veterinaria città di Varese di via Rodari, dove è stato rimesso in sesto dai veterinari del centro. Le lesioni occupavano ¾ dell’addome. Complicata la cura: le lesioni sono state «curettate» due volte in sedazione e medicate tre volte al giorno per consentire la riepitelizzazione.
In più sono stati usati 2 antibiotici diversi per contrastare le infezioni secondarie. L’entità delle ferite era tale che un orecchio si è staccato a causa dei danni riportati. Il coniglio nano ariete, adesso, ha quindi un solo orecchio pendente. L’altro appare completamente tranciato: emerge dal pelo grigio come un bernoccolo rosa.
VARESE «Spesso le persone sottovalutano il pericolo che si corre a mettere insieme due roditori – spiega Lara Prandoni, responsabile del centro – Se lo spazio è piccolo, infatti, il coniglio non riesce a scappare all’attacco ripetuto del criceto che lo tiene in ostaggio pur essendo di dimensioni inferiori. In certi casi roditori di specie diverse possono convivere, ma occorre sempre molta cautela e spazi molto ampi».
Il coniglio, un cucciolo, di un bel grigio d’angora, adesso sta bene e pare aver superato il trauma dovuto all’attacco del criceto. E’ vivace, mangione e coccolone. Ormai sono tre settimane che si trova in clinica. «La speranza è che il suo padrone se lo venga presto a riprendere, ma tutto lascia pensare che sia stato abbandonato perché senza orecchio – dice il veterinario – In questo periodo, purtroppo, capita spesso e volentieri che le persone ci lascino animali malandati e non vengano più a ritirarli. Non rispondono al telefono e sperano che la cosa cada nel dimenticatoio. Lo fanno o perché devono andare in vacanza, o perché non vogliono pagare le spese veterinarie». L’abbandono dei conigli, in estate, è diventato un problema davvero enorme e “sommerso”. In molti scelgono il coniglio come animale da compagnia, salvo poi disfarsene, convinti che possa vivere libero in un prato. Grosso errore: nella maggior parte dei casi un coniglio abituato in cattività non è in grado di cavarsela da solo.
e.marletta
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