LUINO Una foce da conoscere e proteggere. È quella del Tresa, tra Luino e Germignaga. Luogo del Luinese dove avvengono «piccoli miracoli della natura». «Questo – chiariscono dal Cai della città rivierasca – è, infatti, un importante punto di passaggio per l’avifauna migratrice, sia nel passo pre-nuziale primaverile, che in quello post riproduttivo autunnale, oltre che luogo di svernamento, in particolare per gli uccelli acquatici». E per questo da conoscere e tutelare. «Nonostante sia sottoposta alle dinamiche naturali del trasporto di materiale da parte del fiume, alle variazioni del livello lacustre ma, ancor di più, alla gestione antropica, garantisce ancora – evidenziano dal Cai – la presenza di numerose specie nel corso del ciclo annuale. E il sito, sebbene minuscolo, privo di qualsiasi protezione, a differenza di luoghi similari esistenti sulla sponda
piemontese e Svizzera, con acque spesso inquinate, rappresenta un punto dove poter compiere interessanti osservazioni dell’avifauna». Dagli svassi alle anatre, dai gabbiani ai limicoli, dagli aironi ai piccoli passeriformi. Da qui l’iniziativa del Cai. Che, in collaborazione con il Gruppo Insubrico di Ornitologia, la Pro Loco di Maccagno e il patrocinio dell’amministrazione di Maccagno organizza due incontri. Il primo venerdì alle 21 al Punto di Incontro di Maccagno. In scena andrà la conferenza audio-visiva «La foce del Tresa: un dinamico crocevia per l’avifauna», presentata da Fabio Saporetti. Il secondo appuntamento, invece, sarà direttamente sul campo. Vito che domenica è in calendario l’escursione naturalistica alla foce della Tresa. Con il ritrovo alle 9 al parco Boschetto nella zona del posteggio del ristorante Nadir. La partecipazione è libera, senza obbligo di prenotazione.A. Pag.
f.artina
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