Il consiglio dice sì alla convenzione per il palaghiaccio e al bando per il Cse Manzoni. Ma a fine seduta volano gli stracci tra il sindaco Gigi Farioli e i rappresentanti del Pd.
Che quella di ieri sera fosse una seduta del consiglio comunale ad alta tensione lo si sapeva già da prima, vista la delicatezza politica di alcuni argomenti, oggetto da mesi di discussioni, come la nuova convenzione tra Comune e Provincia sul completamento del palaghiaccio di Beata Giuliana e il bando per la concessione del “Cse dei piccoli” delle scuole Manzoni. Come se non bastasse, la seduta è stata caratterizzata da lunghi battibecchi tra il sindaco Farioli e il presidente del consiglio Diego Cornacchia, che si assenta sugli ultimi due punti. Per stemperare la tensione non è bastato che la maggioranza approvasse, dimostrando ancora una volta compattezza in aula per superare le divergenze tra gli alleati di Lega Nord e Pdl, tutti i punti deliberativi all’ordine del giorno. Perché poi è bastata una battuta equivocata (quando nella discussione sul Cse Manzoni si è passati al “punto G” della convenzione) per scatenare l’inferno nei corridoi di palazzo Gilardoni, con il sindaco, particolarmente su di giri, e gli esponenti del Pd ai ferri corti, tra espressioni estreme (dalla bocca del sindaco parte un “Comunisti di m…” che suscita immediati moti di indignazione), urla, spintoni e porte che sbattono violentemente. Scene di ordinaria – o forse non proprio… – tensione politica, che qualcuno dei presenti filma in parte con il videofonino (chissà se il filmato spunterà su youtube?) e che potrebbero alimentare ulteriori polemiche. Al centro del contendere in particolare la vivace discussione sulla concessione del “Cse dei piccoli”, il centro che ospita i minori disabili: dopo un sostanziale accordo in commissione servizi sociali «per recepire nel bando le osservazioni dell’opposizione», stando a quanto sostiene il presidente Mario Cislaghi (Pdl), il Pd mette in discussione con un emendamento («è nostro diritto proporre modifiche» precisa Salvatore Vita) l’impianto della concessione, rischiando così di far slittare ulteriormente l’approvazione della delibera. L’emendamento viene però bocciato e la concessione passa con il sì dell’aula, ma esacerba gli animi. Meno complicato invece il sì alla convenzione con la Provincia sul palaghiaccio e affini (in questo caso l’emendamento Pd per “stanare” le divergenze in maggioranza viene bocciato) e quello sulla concessione del diritto di proprietà per alcune convenzioni Peep. Ma il clima nella politica cittadina è incandescente.
© riproduzione riservata