Consiglio Regionale, il Pd propone misure per il reinserimento lavorativo degli over 50

Astuti: proponiamo misure per evitare nuove fasce di povertà

Politiche ‘superattive’ che coinvolgano gli enti locali, incentivi diretti alle imprese, formazione integrata e personalizzata, sostegno anche medico e psicologico per affrontare i grandi cambiamenti legati all’età, un valutatore indipendente delle politiche per l’impiego della Regione: sono solo alcune delle proposte contenute in un articolato progetto di legge del Gruppo regionale del Pd, intitolato ‘Misure a sostegno dell’occupazione per le lavoratrici e i lavoratori over 50’, che è stato presentato questa mattina al Pirellone.

“Negli ultimi anni si è assistito all’allungamento della permanenza nel mondo del lavoro ben oltre i 65 anni, ma contemporaneamente anche a una rilevante espulsione da esso delle persone che hanno superato i 50 anni. In generale, quasi la metà dei lavoratori affronta i momenti più problematici della propria carriera dai 50 anni in su. Se si aggiungono questioni personali o di salute, che secondo alcuni studi colpiscono almeno il 30% dei lavoratori, finisce che, come ha rilevato l’Istat,

vi è un progressivo aumento del tasso di disoccupazione. E trovarne uno nuovo è oggettivamente difficile. Il rischio concreto è di generare nuove fasce di povertà, di emergenza e di ingiustizia sociale. Per questo abbiamo proposto una legge che contiene nuove politiche attive del lavoro dedicate espressamente a questa fascia di popolazione”, spiega il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti.
 
“La legge- continua Astuti- istituisce misure e strumenti regionali innovativi, strutturali e duraturi, in aggiunta e in costante raccordo con quanto già previsto dalle normative nazionali, a sostegno del reinserimento lavorativo per coloro che abbiano superato il cinquantesimo anno di età. Lo stanziamento che abbiamo previsto è di 3 milioni di euro. La prima proposta è, dunque, un incentivo annuale regionale di riduzione degli oneri contributivi, cumulabile, destinato alle imprese e agli enti che assumano residenti ultracinquantenni con difficoltà di lavoro. Un incentivo specifico andrebbe alle pubbliche amministrazioni che li dovessero coinvolgere per attività di utilità sociale”.
 
Ma gli enti locali, nella legge, hanno un ruolo ben più importante dentro le cosiddette politiche ‘superattive’: “Abbiamo previsto- prosegue Astuti- l’erogazione di uno specifico incentivo regionale agli enti locali che appaltino servizi e attività pubbliche, con commesse certe per almeno 3 anni rinnovabili, a enti no profit appositamente costituiti e composti da persone over 50 inoccupabili. In questo percorso, una parte fondamentale è rappresentata dalla formazione, permanente, integrata e soprattutto personalizzata”.
 
Novità della proposta sono anche l’anagrafe regionale delle competenze, che permetta di incrociare in modo immediato e corretto domanda e offerta, il supporto medico-psicologico, con una visita preventiva da effettuare ogni sei mesi durante il periodo di disoccupazione, e un valutatore indipendente, istituito presso il consiglio regionale, che valuti annualmente l’efficacia delle politiche del lavoro della Regione.