Consumatori Ue salutano messa al bando vecchie lampadine

Bruxelles, 27 ago. (Apcom) – Le associazioni europee dei consumatori Beuc e Anec salutano con favore l’inizio, martedì prossimo, della messa al bando progressiva nell’Ue delle vecchie lampadine a incandescenza e la loro sostituzione sul mercato con quelle ad alta efficienza energetica. In un comunicato emesso oggi a Bruxelles, le due associazioni dei consumatori avvertono tuttavia che sarà necessario ‘organizzare’ la transizione predisponendo alcune misure Ue che, da una parte, permettano la raccolta e

il riciclaggio delle nuove lampadine alla fine del loro ciclo di vita, e dall’altra impongano una sostanziale riduzione del loro contenuto di mercurio (tecnicamente già possibile), abbassando dagli attuali 5 mg a 1 o 2 mg la soglia massima di questo metallo per unità. Secondo l’Anec, in particolare, dovrà essere organizzato il deposito gratutito nei punti vendita delle lampadine ad alta efficienza non più utilizzabili da parte dei consumatori, per poterne poi riciclare i materiali.

Inventate da Thomas Alva Edison e commercializzate da 130 anni,
con poche variazioni tecniche, le lampadine a incandescenza
verranno sostituite nell’Ue entro tre anni dalle compatte
fluorescenti (fino all’80% di risparmio), o dalle alogene di
nuova generazione (fino al 50% di risparmio).

Dal primo settembre, l’industria del settore (che ha appoggiato
la decisione europea e ha già adattato le linee di produzione e
le strategie commerciali) non fornirà più ai punti vendita le
lampade a incandescenza da 100 Watt e quelle smerigliate, di
qualunque potenza. I consumatori potranno ancora acquistare i
prodotti presenti sul mercato fino al loro esaurimento, poi
dovranno comunque adattarsi alla luce più ‘fredda’ delle
fluorescenti, oppure convertirsi alle nuove alogene. Potranno
anche, naturalmente, sostituire una vecchia lampadina da 60 watt
con una fluorescente da 20 watt, che dà un’illuminazione
equivalente a 100 watt a incandescenza.

Il provvedimento Ue, in realtà, non specifica la tecnologia da
sostituire, ma impone il rispetto delle classi di efficienza
energetica A, B e C, mentre le lampadine a incandescenza sono
tutte classificate nella parte inferiore della scala, come D, E o
F. La seconda fase della messa al bando progressiva scatterà nel
2010, sempre a settembre, quando cesseranno le forniture ai
negozi di lampade inefficienti da 75W. Poi, a settembre del 2011,
toccherà a quelle da 60W, e infine, un anno dopo, a tutte le
altre (da 40, 25 e 15 Watt).

Dal settembre 2012, insomma, saranno immesse sul mercato solo
lampade di efficienza energetica A, B o C, indipendentemente
dalla loro potenza. Vi saranno alcune, limitatissime eccezioni:
le lampadine da frigo, da freezer o da forno, quelle usate in
neonatologia e quelle per le incubatrici negli allevamenti. La
decisione comunitaria prevede poi un’ulteriore tappa nel 2016,
quando l’immissione sul mercato cesserà anche per le lampadine di
classe C.

Nonostante il prezzo più alto dei nuovi prodotti più efficienti,
i consumatori da una parte risparmieranno sulla bolletta
elettrica, e dall’altra potranno contare su una durata di vita
delle nuove lampade molto più lunga rispetto a quelle a
incandescenza. Secondo il Beuc e l’Anec, una famiglia media
dovrebbe riuscire così a economizzate 166 euro all’anno, mentre
la Commissione europea ha valutato più modestamente il risparmio
in 25-50 euro all’anno, sempre per famiglia.

Loc

MAZ

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