Continua la repressione in Siria, uccise 26 persone in uno stadio

New York, 19 ago. (TMNews) – Le forze di sicurezza siriane hanno
giustiziato almeno 26 persone in uno stadio nel corso di una
repressione che dura dal marzo scorso e che ha causato almeno
2mila morti: è quanto risulta da un rapporto delle Nazioni Unite
presentato ieri al Consiglio di Sicurezza, riunitosi per
esaminare la crisi siriana.

Secondo i dati ottenuti da fonti vicine all’Onu, dal 10 agosto ad oggi, almeno 120 persone sono state uccise dalle forze di
sicurezza siriane. Per questo, la notte scorsa, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ha intimato al presidente siriano Bashar al Assad di dimettersi.

Non è d’accordo la Russia che, per bocca del ministro degli Esteri, ha fatto sapere di voler dare più tempo a Damasco “per realizzare tutti i processi di riforma che ha detto di voler fare”. Intanto, l’opposizione siriana ha annunciato la creazione di una coalizione battezzata “Comitato generale della rivoluzione siriana” (Srgc). Lo scopo: ottenere la caduta del regime del presidente Bashar al Assad e l’istituzione di uno Stato democratico.

Mgi-Cer

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