«Continuare a migliorare, solo così si batte Sassari»

Nella conferenza stampa di oggi 23 ottobre il coach biancorosso Moretti ha analizzato la prossima sfida del Varese: sarà una partita impegnativa e servirà uno sforzo anche dalla panchina

Pesaro è un punto di partenza in un lungo cammino, Sassari un ostacolo non da poco. Anzi: è l’ostacolo per eccellenza. La lunga vigilia di Openjobmetis-Banco di Sardegna è stata aperta oggi dalla conferenza stampa di coach Paolo Moretti. Nell’analisi l’allenatore biancorosso parte dai contendenti e arriva ai suoi: «Giocheremo contro i campioni d’Italia, contro una squadra che questa sera affronterà il Cska, ovvero il top europeo. Incontrarli ora è ancora peggio del solito: vengono dal passo falso di Brindisi e la speranza che tengano bassa la tensione non è coltivabile. Dovremo cercare di aumentare i nostri momenti positivi, limitare le pause, sia tecniche che fisiche, e pulire le nostre partite dagli errori banali. Solo facendo questo potremo essere competitivi».La parola d’ordine è dare continuità ai miglioramenti visti contro la Consultinvest: «In questo senso sono fiducioso – afferma il coach – Vincere dà spinta e l’obbiettivo sarà quello di mantenere un trend di organizzazione positivo anche contro avversari di caratura superiore». Gli scogli del match che opporrà Varese agli isolani non sono nemmeno da scoprire: «Il modo di giocare

del meo è un marchio di fabbrica. Sassari non è difficile da interpretare, ma da fermare: con i break spaccano le partite. La gestione del ritmo sarà fondamentale. Nulla da perdere? Io a miei giocatori chiedo sempre di entrare in campo per vincere…».C’è spazio per una riflessione su Davies, visto in progressione domenica e ieri nell’allenamento congiunto con Massagno. Moretti non si accontenta: «Bene, ma lui e il resto dei lunghi sono ancora lontani dall’idea che ho di questo reparto. Devono acquisire maggiore bidimensionalità e aumentare l’efficacia delle soluzioni vicino a canestro». Poi sulla coppa che inizierà mercoledì prossimo: «Chiederò uno sforzo alla panchina, a Molinaro, Varanauskas e Ferrero». Infine su Kitchen: «Ci siamo presi due settimane di tempo per decidere, ma il giudizio potrà anche essere anticipato nel caso faccia bene. Ha la grande colpa di non essersi presentato in condizioni fisiche idonee a sostenere il campo, ma mettendoci disponibilità può fare il suo e il nostro bene. Gli ho parlato, gli ho chiesto collaborazione: vorrei che si sentisse parte del gruppo anche se ore non lo è».