Pestaggi e aggressioni sui bus: Varese adotta il modello Milano. E tra una settimana circa inizieranno una serie di corsi di formazione per la gestione delle emergenze rivolti ai controllori che operano sui bus, spesso vittime di aggressioni, che saranno anche preparati in caso di pericolo per i passeggeri. Che la situazione fosse diventata pesante lo avevano a più riprese denunciato i rappresentanti sindacali del personale che viaggia sulle linee urbane varesine.
Alla mano, a sostegno della necessità di intervenire, portavano i numerosi episodi di pestaggio ai danni di controllori e autisti “rei” di aver fatto semplicemente il loro lavoro. La risposta alla richiesta di intervento è arrivata dal comando di polizia locale di Varese. Perché oltre ai controllori e agli autisti i corsi vedranno anche la formazione di una ventina di agenti (una ventina per iniziare) in modo da creare un Nucleo tutela trasporto pubblico. Si diceva dell’adozione a Varese del modello Milano perché sotto la Madonnina il problema si è presentato con anni di anticipo. Ed , che allora guidava il comando di polizia locale di Milano e oggi guida quello di Varese, aveva “inventato” questo sistema di prevenzione e repressione di questo tipo di aggressioni. Dai primi di maggio dunque, corso in aula e prove operative sui pullman. Sia per gli agenti varesini, sia per chi lavora sui bus.
Lo scopo della formazione è quello di fornire a controllori e autisti gli strumenti necessari per gestire situazioni di crisi. Invece la task force di agenti agirà sia in divisa, in modo da esercitare un’efficace azione preventiva (la presenza di agenti in divisa armati è evidentemente un dissuasore efficace per i violenti), sia in borghese, in modo da intervenire con prontezza anche in caso di furti o scippi ai danni dei passeggeri. Gli agenti in borghese,
infatti, potranno cogliere il malvivente sul fatto.Il percorso ha un triplice obiettivo, e cioè quello di addestrare il personale per affrontare le emergenze sugli autobus per migliorare l’approccio relazionale dei controllori con gli utenti e ovviamente per proteggere e garantire la sicurezza ai cittadini che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico e agli operatori del settore. Il progetto si compirà sotto la supervisione dell’assessore alla Sicurezza , che in più occasioni ha già espresso solidarietà alle vittime di aggressione e che ha raccolto la richiesta di intervento da parte del personale che opera sulle linee di trasporto urbano.