COPIA DI Caos Lega, maroniani nel mirino Gli ultimi 14 nomi della lista nera

VARESE (m. tav.) Militanti “scomodi”, possibili contestatori. In molti hanno fatto sentire la loro voce al congresso, altri rappresentano comunque un ostacolo al cerchio magico per il controllo del partito. Di sicuro, la tensione è alta nel partito. Quando questo scontro si concretizzerà, è difficile saperlo. Anche perché finora il neosegretario Maurilio Canton non ha fatto altro che stemperare i toni e cercare di portare pace nel partito dopo lo scontro del congresso. Gli va dato atto. Infatti, il rischio di espulsioni non arriva dalla segreteria provinciale, bensì si sta giocando ad un livello più alto. E che qualcosa si muove ne è la prova il fatto che persino lady Bossi è stata avvistata, giovedì pomeriggio, nella sede provinciale del Carroccio di Varese. Un fatto insolito, per Manuela Marrone, che solitamente si tiene lontana dalle sedi di partito.

È il cerchio magico agli altri livelli che vorrebbe “fare pulizia” a Varese. I provvedimenti disciplinari sulla maggior parte dei militanti, avendo un’anzianità superiore ai 10 anni, possono essere presi solo a livello di consiglio federale. Dove hanno gioco facile il capogruppo a Montecitorio Marco Reguzzoni e il vicepresidente del Senato Rosi Mauro, e dove il segretario nazionale della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti e il ministro dell’Interno Roberto Maroni hanno già in passato sventato tentativi di espulsione.

Accanto ai nomi del primo cittadino di Varese Attilio Fontana, dell’ex segretario Stefano Candiani e dell’ex sindaco di Buguggiate Alessandro Vedani, troviamo ancora militanti di Tradate come Carlo Bernardoni, Marco Brambilla, Federico Martegani e Mario Clerici (quest’ultimo presente nel consiglio nazionale), che provengono da una delle roccaforti maroniane in provincia di Varese. Ma anche militanti di Varese di pura fede maroniana come Marco Praderio, Franco Barosi, Emanuele Monti e Tiziana Luzzi. Ci sono poi coloro che si sono esposti anche mediaticamente. Dal sindaco Mario De Micheli ai Caronno Varesino ed il suo segretario Adriano. Al segretario di Cantello Giorgio Sali, uno dei leghisti che ha parlato durante il congresso. Nel gallaratese, dove comunque sono stati eletti due dirigenti provinciali, uno maroniano e l’altro cerchiomagista, oltre al rivoltoso Roberto Stefanazzi, militante di Gallarate ma consigliere comunale a Vizzola Ticino, rischierebbero il segretario della quinta circoscrizione leghista Andrea Cassani e il segretario di Gallarate Sandro Rech.

C’è poi Roberto Amadeo, segretario sdella ezione di Cassano Magnago, che sui giornali ha stigmatizzato alcune prese di posizione dei reguzzoniani, soprattutto quando qualcuno aveva detto di avere contato i rivoltosi. E poi alcuni tra i dirigenti provinciali più anti cerchio magico: Enrico Baroffio, Gianluigi Lazzarini, Andrea Tomasini ed Emilio Bassini.

e.marletta

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