Coppa: «Poco rispetto nei nostri confronti». Toto: «Ma il -22 ci sta»

Una triplice intervista del nostro Fabio Gandini: a Stefano Coppa, Toto Bulgheroni e Fabrizio Fiorini dopo il derby tra Varese e Milano

Nervosismo in campo e nervosismo fuori: il famigerato secondo quarto del derby – alveo dell’espulsione di Paolo Moretti – ha segnato tutti, ricorrendo più volte nei commenti del post partita. Lo cita , che al momento del fatto si è arrabbiato e non poco: «Concordo con quello che ha detto Paolo Moretti – dice il numero uno della società – C’è stato veramente poco rispetto nei nostri confronti. Repesa si è permesso di fare tutto quello che voleva e non poteva rivolgersi in quel modo al nostro coach. Moretti ha giustamente reagito, anche perché si era preso un tecnico pochi secondi prima per la

stessa motivazione che all’allenatore milanese non è stata minimamente contestata. Ripeto: è stata una mancanza di rispetto e spero che sia solo quello, anche se sbagliare è umano». Il presidente continua: «Noi non abbiamo giocato la partita che speravamo, ma sicuramente il nervosismo generato da tutte queste situazioni ci ha portato a perdere la bussola. L’espulsione di Moretti ha sicuramente influito, sarebbe sbagliato non dirlo: rimanendo senza Paolo, la squadra ha smarrito un punto di riferimento fondamentale. E un uomo dello spessore del nostro coach ha fatto ammenda, perché si reso conto di come quello che è successo abbai finito per penalizzare la sua squadra».

si allinea nel giudizio negativo sull’arbitraggio: «Trovo che un po’ di nervosismo sia giustificabile. In alcuni frangenti gli arbitri sono stati pessimi oggi, perdendo il metro giusto fin dalle prime battute: ho bene in mette alcune sportellate di Macvan contro Davies nel primo quarto non sanzionate». L’ex proprietario della Pallacanestro Varese, però, è lucido e onesto nell’analisi complessiva: «Obiettivamente 22 punti di scarto tra le due squadre ci stanno tutti. Milano ha tanti giocatori di qualità superiore rispetto ai nostri e ha trovato in Jenkins e Simon due grandi protagonisti. Se alla prestanza fisica degli avversari aggiungi anche la serata negativa al tiro di Varese, il risultato non può che essere quello che è stato scritto».

Rammaricato ma obbiettivo anche , vicepresidente di Varese nel Cuore: «C’è stata grande intensità da parte di entrambe le squadre nei primi dieci minuti di partita, poi tutto è stato rovinato da decisioni alquanto discutibili. Solo a quel punto è uscito il divario tecnico esistente fra noi e Milano. Ritengo che i primi due quarti siano stati giocati da Varese in modo più che discreto: se non la metti da tre, però, non puoi concretizzare il volume di gioco che esprimi». Al tifoso Fiorini, in ultima battuta, non è piaciuto il battibecco avvenuto tra Galloway e Kangur sempre nel secondo quarto, generato da un richiamo dell’estone all’americano dopo un’azione difensiva sbagliata da quest’ultimo: «I litigi interni sono un qualcosa che non vorrei mai vedere sulla nostra panchina».